La depressione negli adolescenti: come riconoscere i sintomi

La depressione negli adolescenti: come riconoscere i sintomi

La depressione negli adolescenti è un disturbo piuttosto frequente che spesso viene sottovalutato perché nell’opinione comune viene attribuito solo agli adulti. In realtà da una decina di anni si regista un forte aumento di malattie e disturbi psichiatrici fra i giovani, con un incremento dopo il Covid dal 13% al 25%, praticamente quasi il doppio. Ecco alcune indicazioni per riconoscere i sintomi della depressione negli adolescenti.

Adonia, sintomo di depressione negli adolescenti

Il primo sintomo che può aiutare i genitori a individuare la depressione negli adolescenti è l’adonia, ossia la difficoltà a provare piacere. Può capitare che un ragazzo improvvisamente abbandoni un hobby o un’attività sportiva, per le quali provava una passione o un interesse. E’ quindi molto importante che i genitori facciano attenzione ai cambiamenti: se il ragazzo si chiude in se stesso, parla meno del solito, comincia ad andare male a scuola, mangia in maniera non equilibrata o smette di praticare il suo sport preferito, sarebbe bene consultare il medico. Questi comportamenti potrebbero infatti essere sintomo di depressione negli adolescenti.

Come distinguere i sintomi dai cambiamenti dell’età

Tuttavia questi comportamenti potrebbe anche essere dei normali cambiamenti dovuti all’età anzichè sintomi di depressione negli adolescenti. Per distinguere i due casi, occorre valutarne la durata: se il disagio persiste per qualche settimana o qualche mese, allora si può pensare di essere di fronte a un problema di depressione adolescenziale. In questo caso il ragazzino può essere preda anche di sentimenti come tristezza, pianto, disperazione e frustrazione o addirittura di rabbia. Ovviamente questi episodi devono riproporsi con una certa frequenza. I sintomi della depressione negli adolescenti non devono essere sottovalutati perchè possono portare anche ad atteggiamenti di autolesionismo e addirittura di tentato suicidio.

La depressione negli adolescenti e l’autolesionismo

Le statistiche dicono che dietro l’83% dei suicidi giovanili si nasconde una depressione, pertanto il primo passaggio da fare è parlarne con il pediatra o il medico che indirizzerà il ragazzo al neuropsichiatra. Spesso è sufficiente la psicoterapia, in altri casi è necessario ricorrere ai farmaci. In questi casi può essere d’aiuto nella terapia anche l’attività sportiva, che come è noto apporta benefici alla salute mentale, e può sicuramente costituire uno strumento utile soprattutto in fatto di prevenzione.