Il caffè, quanti berne al giorno?

Il caffè è una bevanda inserita nella maggior parte delle abitudini quotidiane, in modo particolare degli italiani. “Prendere un caffè” rappresenta anche un momento di socialità, un break dal lavoro, un momento di pausa da dedicare a se stessi, un atto di gentilezza nei confronti una persona. Tuttavia il caffè ha delle proprietà che incidono sulla salute, per cui è bene conoscerne benefici ed eventuali controindicazioni.
Il caffè e le sue proprietà
Generalmente al caffè vengono riconosciuti molti benefici per merito dei bioattivi presenti in esso, che hanno proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie e sostanze che agiscono sulla vasodilatazione. Per questo motivo si dice che il caffè fa per lo più bene a molte patologie. Vediamo quali in particolare.
I benefici della caffeina
Alcuni studi effettuati su oltre 1500 maschi e femmine confutano la credenza secondo la quale il caffè aumenti la pressione, anzi: al contrario, il caffè contribuisce a mantenere bassa la pressione nelle pressione in buona salute. Inoltre gli studiosi hanno potuto riscontrare che bere più caffè al giorno apporta benefici al cuore e al sistema cardiovascolare. In particolare il consumo di caffeina nelle forme di espresso, moka o istantaneo, nelle persone in buona salute e secondo le dosi raccomandate, contribuisce a non aumentare il rischio di malattie coronariche, fibrillazione atriale, infarto o ictus, anche se in alcuni soggetti sensibili alla caffeina si può riscontrare una leggera e temporanea tachicardia.
Il caffè combatte la stanchezza
La caffeina rappresenta anche un aiuto nel contrastare la stanchezza, in quanto contenente una sostanza psicoattiva del sistema nervoso. Si tratta tuttavia di un effetto temporaneo e non bisogna abusarne: superare le dosi consigliate può infatti rendere difficile l’addormentarsi e il sonno, vero rimedio alla stanchezza. A livello del sistema nervoso, la caffeina può anche essere considerata come un leggero antidolorifico grazie a una sua leggera proprietà analgesica.
Un’arma contro il colesterolo
Il caffè può anche costituire un valido aiuto per il controllo dei livelli del colesterolo totale e LDL: una moderata quantità quotidiana di caffeina abbinata a un corretto stile di vita he includa attività fisica e dieta bilanciata può contribuire a controllare il colesterolo.
Le dosi giornaliere consigliate
La domanda a questo punto resta la stessa: quanti caffè è consentito bere al giorno? Per dare una risposta bisogna individuarne la quantità massima giornaliera consentita: 400 milligrammi, che corrispondono circa a cinque tazzine di caffè della moka oppure a quattro caffè americani. Il consiglio tuttavia è di non superare tre tazzine al giorno e due in caso di gravidanza.
Quando è sconsigliato
Ci sono tuttavia alcuni casi in cui è meglio non berlo o ridurlo rispetto alle dosi consigliate. Uno di questi è la gravidanza: le modificazioni cardiovascolari di una donna in gravidanza apportano di per sè un aumento della frequenza cardiaca che è bene non alterare ulteriormente; inoltre il feto non è in grado di metabolizzare la caffeina: alcuni studi parlano addirittura di rischio di aborto. Ogni individuo, inoltre, ha una propria sensibilità alla caffeina: è il motivo per cui alcune persone possono bere caffè prima di andare a dormire senza che il sonno ne venga minimamente alterato. Al contrario altre non riescono ad addormentarsi se ne bevono uno a metà pomeriggio. Controindicazioni, infine, anche per chi soffre di gastrite o reflusso gastrico: la caffeina può contribuire alla produzione di secrezioni acide dando luogo a bruciori allo stomaco o rigurgiti.
Il caffè e i bambini
Ma a che età si può cominciare a bere il caffè? Per l’esattezza, i bambini possono berlo? Le linee guida internazionali i bambini sotto i 12 anni dovrebbero evitare il consumo di caffeina, anche in piccolissime dosi. Tra i dodici e i diciotto anni invece la dose di caffeina ritenuta sicura è pari a un massimo di 100 mg al giorno, ossia circa una tazzina.