Ulcera corneale cane: sintomi e cura
L’ulcera corneale di un cane è distinguibile in diversi modi. Questa malattia innanzitutto, colpisce prevalentemente le razze canine brachicefale.
Quando si parla di un cane brachicefalo, si parla principalmente di tutte quelle razze canine che presentano per loro natura un “muso schiacciato“, e tutta quella serie di anomalie genetiche che, anche se per la maggiore non sono visibili, possono essere per il cane stesso, molto problematiche.Â
Tra le razze brachicefale troviamo: il carlino, il bulldog francese, il bulldog inglese, il boxer, lo shih tzu e il boston terrier. Moltissime persone sono attratte da queste razze dal carattere affettuoso, sottovalutando però la cosa più importante, ovvero che sono cani che a differenza di altri, necessitano di attenzioni molto particolari.Â
L’ulcera corneale in un cane brachicefalo: di cosa si tratta e le causeÂ
Quando si parla di ulcera oculare del cane, facciamo riferimento ad una malattia che è di origine per lo più traumatica, che se non trattata in modo corretto, si aggrava fino ad arrivare alla perdita dell’occhio.
L’ulcera corneale è una malattia molto dolorosa che colpisce l’occhio del cane. Essa può essere più o meno profonda ed estesa a seconda di quella che è la causa che la provoca.
Nei cani, la cornea (ovvero la parte più esterna dell’occhio), deve essere sempre perfettamente pulita e senza macchie, affinché l’occhio veda.Â
Essa funge da barriera tra la parte interna dell’occhio e l’ambiente esterno. Quando questa parte si presenta sana e in perfette condizioni non si dovrebbe vedere, motivo per cui anche solo la presenza di una piccola opacità , segno, macchia oppure riga, andrebbe fatta controllare immediatamente dal veterinario.Â
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In questa malattia la tempestività della diagnosi è di fondamentale importanza, non solo per la prevenzione di tutte quelle complicanze di origine batterica, ma anche per evitare danni maggiori che potrebbero portare alla cecità .
Ma quali sono le cause dell’ulcera corneale nel cane? Come abbiamo già accennato in precedenza, una delle cause più frequenti è quella di origine traumatica, oppure causata dalla presenza di un corpo estraneo.Â
Nella stagione estiva, sono molto frequenti casi di ulcera che sono causati dalle spighe di graminacee oppure meglio conosciute come forasacco.
Ovviamente anche se tutti i cani possono essere colpiti da ulcera, i brachicefali sono le razze più esposte in assoluto. Ecco i motivi:
- Tutti i brachicefali, sono soggetti ad avere l’occhio più secco. Essa è causata dalla conformazione del cranio che fa si che le lacrime evaporino molto più velocemente;
- Il loro globo oculare è molto più sporgente e ingrossato, questa cosa fa si che purtroppo questi cani, siano esposti maggiormente a traumi esterni;
- Spesso sono affetti da ectropion e ciglia ectopiche. Si tratta di patologie che non fanno altro che creare danni continui alla cornea a causa di un difetto di conformazione delle palpebre.
Ulcera corneale cane: tutti i sintomi che il cane manifesta
Il primo sintomo in caso di ulcera corneale è sicuramente il dolore. È facile da notare, in quanto il cane avrà la tendenza a tenere l’occhio chiuso e a grattarsi con la zampa in modo insistente. Inoltre l’occhio potrebbe essere gonfio con la presenza di macchie più o meno estese che rendono la cornea opaca.
I sintomi di questa malattia, dipendono moltissimo dalla gravità della lesione, in quanto se si presenta in forma acuta essa sarà molto più dolorosa se invece a tendenza a cronicizzare può essere si, meno fastidiosa, ma comunque molto pericolosa.
Mancata cura dell’ulcera corneale di un cane: le conseguenze
Un’ulcera se non viene trattata correttamente, oltre ad essere estremamente dolorosa per il cane, può arrivare a trasformarsi in un infezione batterica secondaria con conseguente perdita della vista oppure dell’occhio.Â
Le ulcere possono essere distinte a seconda di quella che è la loro gravità . Esse possono essere così divise:
- Semplici o superficiali ovvero quando colpiscono l’epitelio superficiale della cornea;
- Complicate: esse possono essere la conseguenza, di un’ulcera semplice non trattata oppure che non riesce a guarire perfettamente. Esse si presentano come delle macchie che sono ben visibili sulla superficie della cornea;
- Collagenosiche: sono ulcere molto complesse, in quanto il collagene primario viene consumato da enzimi di origine batterica che sono spesso presenti nelle lacrime. Questo fenomeno molto spesso si presenta già dopo poco ore da quello che è il presunto trauma ed è riconoscibile in quanto si presenta come un piccola patatina bianca all’interno dell’occhio.Â
Premettiamo che non appena ci si accorge che gli occhi del nostro cane presentano un problema, è bene affidarsi in modo tempestivo alle cure di un medico veterinario, in modo che possa valutare la situazione in modo molto attento e preciso.Â
Solitamente un’ulcera non infetta presenta dei tempi di guarigione che sono abbastanza veloci, in genere 5-7 giorni, ovviamente questi tempi dipendono moltissimo dal tipo di trattamento che si sceglie di seguire.Â
La classica terapia – la cura più idonea – consiste nell’applicazione di colliri a base di antibiotici, anche in assenza di una contaminazione batterica in modo da prevenirne per tempo l’insorgenza.Â
Se invece l’infezione batterica fosse presente, sarà necessario individuare il farmaco più idoneo. Sono assolutamente da evitare tutti quei farmaci a base di corticosteroidi in quando non farebbero altro che aggravare la situazione di partenza.
Ovviamente ci sono delle situazioni, in cui l’ulcera è così grave che è necessario effettuare una tarsorrafia ovvero un intervento che serve a chiudere per via chirurgica le palpebre dell’occhio colpito dell’infezione.
La chiusura delle palpebre può avvenire sia in modo totale che in modo parziale per fare in modo di consentire una maggiore protezione.
Non devi farti spaventare, in quanto oggi anche la medicina veterinaria ha fatto dei passi da gigante e molto spesso si usa una terapia chiamata PRP.
Si tratta di un preparato che serve ad accelerare ulteriormente la guarigione. Da un semplice prelievo di sangue (direttamente dal cane), il veterinario riesce ad ottenere un composto a base di piastrine.Â
Per fare in modo che la terapia tramite PRP possa ben presto diventare una terapia di routine per la cura delle ulcere corneali sarà necessario che sempre più medici veterinari siano in grado di prepararlo in modo tale da rendere la terapia non solo estremamente efficace ma anche poco costosa.