Le razze equine principali

Sono oltre 300 le razze equine che nel corso dei millenni sono state selezionate dall’uomo: il cavallo è un animale che viene addomesticato da millenni. Ecco le razze principali
Le razze equine sono numerosissime e sarebbe impossibile elencarle tutte. Tuttavia nel corso dei millenni l’uomo ne ha individuate circa 300 in base ad alcuni parametri: di base le razze equine principali vengono distinte in base al temperamento (sangue freddo, caldo o ardente), all’utilizzo (da sella, da corsa, da tiro ecc.) oppure alla struttura fisica, che è il parametro più usato per la classificazione. In base a quest’ultimo elemento, le razze equine vengono suddivise fondamentalmente in brachimorfe, mesoforme, dolicomorfe, a cui si aggiungono altri tipi intermedi.
Le differenze fra le tre razze equine principali
In base al parametro della struttura fisica, il cavallo brachimorfo ha una muscolatura molto sviluppata, massiccia e potente: include pertanto le razze di cavallo da tiro come il Cavallo Belga, lo Shire e il Cavallo Bretone, il cui peso supera anche i 700 chili.
Il cavallo mesoforme ha invece una struttura più snella, per cui è generalmente adatto allo sport e alla caccia: è mesomorfo il Cavallo Andaluso, agile e tuttavia massiccio, adatto alla sella come i trottatori e i purosangue.
Infine il cavallo dolicoformo risponde a una razza leggera da sella come il Cavallo Arabo e il Purosangue Inglese: si tratta di una razza equina molto veloce, dalle linee lunghe ed eleganti, utilizzato per le corse e per il salto.
Le razze equine intermedie
Per razze equine intermedie si intendono quella dei meso-brachiformi, a metà tra i cavalli da tiro e quelli da sella (come l’Irlandese da tiro) e i meso-dolicomorfi come l‘Holstein.
Le migliori razze di cavalli
I cavalli considerati più belli al mondo sono l’Arabo, l’Andaluso e il Frisone, mentre i più pregiati, per una questione di lignaggio, sono generalmente i Purosangue Inglese; i Quarter Horse, gli Avelignese e gli Appaloosa sono invece la razza di cavalli più addomesticabile e adatta a chi monta per la prima volta.
Tuttavia la migliore razza di cavalli è quella che più risponde alle aspettative che abbiamo sul cavallo: per esempio, la razza più bella non è quella che si lascia addomesticare o trattare con più facilità.
Quanto dura la vita dei cavalli
La razza equina influisce anche sulla longevità del cavallo: un animale da corsa ha una vita media di 25 anni, mentre l’Apaloosa può vivere addirittura fino a 35 anni. I più longevi sono le razze piccole dei pony come i Falabella, che hanno un’aspettativa di vita che può raggiungere i 40 – 45 anni.
La razza equina più costosa
Ci sono alcune razze che sono più costose delle altre: fra queste c’è l’Akhal Teke, il cavallo nazionale del Turkmenistan; è tra le razze più rare, per cui un esemplare di razza pura può raggiungere facilmente il prezzo di 100.000 euro; il Cavallo Arabo da competizione può arrivare addirittura a 300.000 euro, mentre un Purosangue Inglese, cavallo da corsa puro, ha un costo minimo di 50.000 euro.
Anche il Frisone può raggiungere costi molto elevati: essendo una razza equina rara, il suo prezzo va dai 50.000 ai 100.000 euro. Più moderati nei costi, l’Olandese a sangue caldo e l’Holsteiner: il primo è molto popolare per gli sport equestri, e il suo costo si aggira fra i 10.000 e i 75.000 euro, mentre il secondo, elegante e facilmente addestrabile, costa fra i 10.000 e i 30.000 euro.