Le razze di gatti più intelligenti

I gatti sono considerati animali intelligenti, capaci di adattarsi alle circostanze e allo stesso tempo di ottenere ciò che vogliono.
Quali sono le razze di gatti più intelligenti? Generalmente si dice che i gatti siano animali dotati di grande intelligenza, capaci di comprendere gli umori che li circondano, di adattarsi alle situazioni pur riuscendo a ottenere ciò che vogliono senza farsi ingannare da trucchetti e facili ricompense.
Gli studi sulle razze di gatti più intelligenti
Sono stati fatti diversi studi con l’obiettivo di stabilire uno standard che definisse le razze di gatti più intelligenti, ma inutilmente. Tuttavia secondo gli scienziati esistono alcune razze con maggiore capacità di adattamento e curiosità, elementi che anche nell’uomo contribuiscono a definire l’intelligenza.
Gli studi e le analisi sul comportamento dei gatti, seppure molto approfonditi e codificati, non sono stati in grado di dare una definizione di intelligenza felina condivisa, nè un parametro simile a quello che per l’uomo è il QI, il quoziente intellettivo. Sotto il profilo scientifico, non esiste una misura universale dell’intelligenza negli animali, in quanto ogni specie si è evoluta per adattarsi a un ambiente o situazione diversa. Infatti un’abilità mentale utile per una specie potrebbe non esserlo affatto per un’altra. Pertanto ogni animale ha la sua intelligenza specifica.
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I fattori che definiscono l’intelligenza dei gatti
L’intelligenza dei gatti può essere misurata in base a tre fattori principali: la capacità di adattamento, la curiosità e la necessità di stimoli mentali, che quanto meno individuano le differenze tra una razza e l’altra. Nel 2021 l’Università di Helsinki ha indagato il comportamento e le tendenze di oltre 4mila gatti attraverso sondaggi effettuati presso i singoli proprietari. Lo studio ha così definito i sette tratti della personalità di un gatto, poi utilizzati per comparare le varie razze di gatti.
Abissino, Birmano e Bengala le razze più intelligenti
Fra i tratti che definiscono l’intelligenza delle razze dei gatti, c’è anche l’apertura nei confronti degli esseri umani. In base a questo parametro le razze dei gatti Abissino e Birmano risultano essere in assoluto quelle meno timorose nei confronti dell’uomo, così come il gatto Siamese è quello più propenso a interagire. Pertanto gli Abissini, i Birmani e i Siamesi sono considerate le razze di gatti più intelligenti.
A seguire, in base al parametro della necessità di stimoli mentali e a quello della curiosità, ci sono per intelligenza ancora gli Abissini e poi l’Angora Turco, il Cornich Rex e lo Scottish Fold.
Tuttavia esistono anche altri fattori utili a definire le razze di gatti più intelligenti: fra questi c’è ad esempio la memoria procedurale: i gatti sanno conservare i ricordi per molti anni, sanno ad esempio riconoscere i luoghi in cui hanno sperimentato sensazioni positive, così come sanno riconoscere diverse parole, lo stato d’animo degli esseri umani e percepire quello che avviene intorno a loro anche se non a loro visibile.
Come capire l’intelligenza dei gatti
Come detto, l’intelligenza del gatto può variare a seconda delle razze, tuttavia è possibile, attraverso una semplice ma attenta osservazione, determinarne il grado. Ad esempio, chi ha a che fare con un micio, osservando il suo comportamento quotidiano attraverso alcune abitudini, è possibile capire quanto sia sveglio e intelligente: come? Ad esempio verificando se ha imparato a miagolare per ottenere quello che vuole o se ha individuato la porta che lo conduce fuori dal suo habitat, ossia da casa, pur senza mai essere uscito. Diciamo che si può misurare l’intelligenza di un gatto in base all’apprendimento, alla capacità di memorizzare parole, voci e luoghi, alla capacità di risolvere i problemi, al concetto di tempo, all’autonomia, alla consapevolezza del rapporto causa-effetto, alla propensione a portare rancore.