L’attrice Naya Rivera morta nel lago Piru per salvare il figlio
Anche la più flebile delle speranze si è spenta. Il corpo di Naya Rivera è stato ritrovato nel Lago Piru e l’attrice, conosciuta grazie alla serie tv “Glee”, è stata dichiarata ufficialmente morta. L’allarme era stato dato una settimana fa, quando il figlio di quattro anni della Rivera era stato trovato solo a bordo di una barca presa a noleggio con la madre per fare una gita nel lago californiano. Il piccolo aveva raccontato che la donna si era immersa per fare una nuotata, ma non aveva fatto più ritorno a bordo. Immediate le ricerche, che dopo cinque giorni hanno portato alla terribile scoperta, anche se non inaspettata.
A poche ore dal recupero del corpo, avvenuto nel primo pomeriggio, la notizia: si tratta di quello dell’attrice, di appena 33 anni. Gli investigatori, guidati dallo sceriffo William Ayub, si sono convinti fin dal primo momento che si sia trattato di un tragico incidente. «Nelle cabine non c’era nessuno, non abbiamo trovato niente – hanno dichiarato le forze dell’ordine -. Abbiamo cercato sulla spiaggia per controllare che non ci fosse nulla di anomalo. Molte persone ci hanno detto di controllare le cabine. Non c’è motivo di pensare che lei abbia mai lasciato l’acqua. Siamo sicuri al 100% che si tratta di un tragico annegamento».
In una conferenza stampa lo sceriffo ne ha poi spiegato la ricostruzione della dinamica. «Madre e figlio erano andati a nuotare, ma poi la barca si è allontanata portata via dalle correnti e Naya ha trovato abbastanza energia per salvare il bambino ma non abbastanza per lei stessa. Il figlio ha raccontato che la mamma lo ha aiutato a risalire in barca, ma quando ha guardato indietro l’ha vista scomparire sott’acqua».
La famiglia e gli attori del cast della fortunata serie trasmessa Fox, nella quale Naya aveva interpretato per sei stagioni la parte di una cheerleader lesbica della William McKinley High School di Lima, nell’Ohio, si sono uniti sulle rive del lago in una catena umana.