Il tennis allunga la vita

Il tennis allunga la vita

Il tennis allunga la vita di circa dieci anni: lo dice uno studio epidemiologico danese effettuato su un campione di 8.600 cittadini di Copenaghen che ha tentato di mettere in relazione sport e longevità. Per venticinque anni gli studiosi hanno monitorato il loro stile di vita, concludendo che come già noto lo sport a prescindere dal tipo di attività sportiva praticata, allunga la vita rispetto a uno stile sedentario.

Il tennis regala dieci anni di vita

Analizzando le varie discipline sportive, tuttavia è emerso che il tennis e in generale gli sport di gruppo allungano la vita di circa una decina di anni rispetto ad altri sport. Per l’esattezza il tennis regala 9,7 anni di vita in più rispetto a chi non fa attività sportiva. Al secondo posto, dietro il tennis, c’è il badminton con 6,2 anni, al terzo il calcio con 4,7 anni. Fuori dal podio restano gli sport individuali come il ciclismo (3,7 anni in più), il nuoto (3,4 anni), la corsa (3,2 anni), la ginnastica ritmica (3,1 anni). All’ultimo posto c’è l’attività in palestra: il fitness regala solo 1 anno e 5 mesi in più.

Il tennis riduce lo stress

In sostanza gli studi rilevano che le attività praticate in compagnia anzichè da soli portano dei benefici alla salute: oltre a far stare bene cuore e muscoli, gli sport che mettono in relazione almeno due persone sono vettori di interazione sociale. ll supporto sociale è un elemento importante che contribuisce notevolmente alla diminuzione dello stress.

Il tennis allunga la vita e riduce il rischio di morte

Anche uno studio britannico pubblicato pochi anni prima attribuiva al tennis poteri di longevità con un rischio di morte minore del 47% rispetto a individui sedentari. Lo studio aveva coinvolto circa 80mila persone monitorate per 9 anni: il tennis risulta essere iuno sport con ottime caratteristiche per far bene alla salute avendo il vantaggio di poter essere praticato per tutta la vita, anche in età avanzata. In generale tutti gli sport, se praticati a un’intensità e frequenza adeguata alle proprie caratteristiche e il proprio stato di salute, contribuiscono a un aumento della longevità e a una diminuzione della mortalità. L’ideale è due o tre ore la settimana suddivise in tre sedute alternate, con la giusta intensità che non comporti sovraccarico articolare.