Esplosione a Leverkusen, salta un impianto chimico
Preoccupazione in Germania. A destare attenzione è l’esplosione a Leverkusen, più precisamente nell’impianto di smaltimento di rifiuti. Lo scoppio si è verificato alle 9.40 di mattina nel settore di incenerimento di rifiuti pericolosi dell’azienda Currenta, che fino al 2019 faceva parte del gruppo Bayer. Attualmente, invece, fa parte del gruppo Macquarie, banca d’investimenti australiana. Una pericolosa nube, che potrebbe essere altamente tossica, si è dispersa nell’aria e si è spostata in direzione nord est. Nella zona hanno sede oltre 70 aziende, all’interno di uno dei più grandi parchi chimici d’Europa. Secondo il responsabile di Currenta non si conoscono ancora le sostanze disperse nell’atmosfera. Non si conoscono ancora i motivi dell’esplosione, ma i tre serbatoi colpiti dall’incendio erano utilizzati per i solventi organici.
Esplosione a Leverkusen, le conseguenze
Il bilancio parla di due morti e 31 feriti di cui cinque gravi. Alcuni dipendenti, poi, sono dispersi e continuano le ricerche. Le autorità sono al lavoro per rimettere in totale sicurezza l’azienda. L’incendio in sé è stato domato dopo diverse ore di lavoro dei pompieri e delle forze di polizia. Anche le autostrade della zona sono state bloccate temporaneamente a scopo precauzionale. I consigli per gli abitanti della zona sono i soliti di queste situazioni. Non uscire di casa, tenere chiuse porte e finestre, lavare bene frutta e verdura appena raccolta. Come misura cautelare, sono stati chiusi i parchi e i giardini pubblici. I primi campionamenti dell’aria hanno fortunatamente dimostrato che non risulta alcun tipo di anomalia nell’inquinamento atmosferico.