Ecco “Rough and rowdy ways”, il nuovo doppio album di Bob Dylan
È uscito “Rough and rowdy ways”, il nuovo album di inediti di Bob Dylan, già disponibile in formato doppio CD e in digitale che verrà prodotto anche su doppio vinile in tre diverse versioni: nero, giallo e verde oliva. Pubblicato a otto anni di distanza dal precedente lavoro, “Rough and rowdy ways”, ha ottenuto grandissimi consensi da parte della critica, che ha definito l’album come un capolavoro e una delle opere più forti del repertorio di Dylan. Il disco è entrato direttamente al secondo posto della classifica americana, raggiungendo il traguardo del più alto debutto di Dylan in questo Paese dal 2009 e del 18° album in studio dell’artista ad entrare nella Top 10 degli Stati Uniti.
Composto da 10 tracce, “Rough and rowdy ways” è stato scritto e composto da Bob Dylan e vede la partecipazione dei musicisti Charlie Sexton (chitarra), Bob Britt (chitarra), Donnie Herron (steel guitar, violino e fisarmonica), Tony Garnier (basso) e Matt Chamberlain (batteria). Il disco, mixato da Chris Shaw con la collaborazione di Joseph Lorge e masterizzato da Greg Calbi, vanta anche la presenza dei musicisti Blake Mills, Benmont Tench, Alan Pasqua, Fiona Apple e Tommy Rhodes.
Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi in tutto il mondo e “Rough and rowdy ways” è il suo 39° album in studio, il primo disco di inediti da quando Bob Dylan è diventato l’unico cantautore a ricevere il Nobel per la Letteratura nel 2016, un premio a lui conferito dalla Swedish Academy per «aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana». Negli ultimi 23 anni Dylan ha realizzato 7 album in studio, un lasso di tempo che include anche la registrazione di “Things Have Changed” (2001), realizzata per il film “Wonder Boys” e vincitrice di un Oscar e di un Golden Globe, nonché l’autobiografia subito best seller internazionale “Chronicles Vol. 1”, che ha trascorso 19 settimane nella lista dei libri più venduti del New York Times e che recentemente è stata definita da Rolling Stone come la più grande autobiografia rock di sempre.