Branchi di lupi: cosa sapere
I branchi di lupi, hanno una struttura sociale e fisica che li rende per forza di cose interessanti agli occhi di tutte le altre persone. Persino quelle che sono meno esperte, rimangono infatti affascinate da certi argomenti. Tali argomenti, non a caso, sono molto in voga a prescindere dalla proprio grado di conoscenza.
E questo, inevitabilmente, li rende gettonati e soprattutto affascinanti davanti al prossimo. Le tante fonti che sono di fatto presenti sul web, non fanno altro che arricchire il bagaglio di conoscenze che si possiede in tal senso, rendendolo ancora più ampio a seconda del tema proposto.
Nel caso dei branchi di lupi, ci sono effettivamente tante cose da sapere. Condensarle tutte in un unico articolo, per ovvie ragioni, non è possibile. Questo, poiché ci sono talmente tanti aspetti meritevoli di approfondimento che elencarli tutti sarebbe un compito fin troppo difficile da portare a termine.
Si potrebbero fare dei parallelismi con altri animali, come nel caso del pastore tedesco. Ma il lupo vero e proprio, è senza ombra di dubbio parte di una specie La quale si fa fondamentalmente forte di una serie di caratteristiche che vanno sicuramente esaminate nel dettaglio.
Nei prossimi paragrafi, tali dettagli verranno dunque elencati.
Tipi diversi di lupi nei branchi
Come è doveroso specificare, esistono diversi tipi di lupi. Ci sono talmente tante specie differenti, che l’elenco che verrebbe fuori sarebbe corposo e a tratti fortemente fuorviante. Esistono infatti circa 16 tipi di esemplari. E la cosa più sorprendente, è che ne esistono di diverse tipologie anche a livello secondario.
Inoltre, si potrebbe erroneamente pensare come le differenze siano minime e superflue. Ebbene, non è affatto così. La realtà dei fatti, dunque, è decisamente diversa. Si parla di specie che differiscono in tutto e per tutto per caratteristiche fisiche, sociali e soprattutto comportamentali.
Le specie principali, senza includere dunque quelle definite “secondarie“, sono le seguenti:
- Canis anthus
- Canis indica
- Canis lycaon
- Canis himalayensis
- Canis lupus
- Canis rufus
Le restanti, sono dunque sottospecie particolari che derivano a loro volta da quelle che sono state elencate sopra. Ovvero, le specie principali. Molti di questi branchi, tendenzialmente, fanno parte di una scala gerarchica paragonabile ad una sorta di piramide sociale. Tipica di ogni essere umano dunque.
E questo, è per ovvie ragioni un tratto spaventosamente comune a quelle che sono le caratteristiche dell’uomo. Così vicino agli animali, anche se apparentemente così lontano e differente per una serie di ragioni.
Com’è la composizione sociale dei lupi
La composizione sociale dei lupi, a tal proposito, li colloca appunto dentro una struttura gerarchica molto complessa. La loro struttura ideale, è essenzialmente quella del branco. Ovvero, un gruppo di individui che seguono le gesta e i dettami di un singolo leader. Figura che corrisponde sostanzialmente al membro più performante e carismatico rispetto agli altri.
Essendo l’esempio perfetto di animale sociale, il lupo non è affatto un animale nato per stare da solo. Infatti, il suo ambiente migliore è certamente quello che lo porta ad essere parte di un agglomerato di esseri umani. Una comunità, dunque. Che sia nelle vesti e nelle qualità del leader o del mestierante di turno, poco importa. La collettività è l’essenziale, come si può evincere.
Sostanzialmente, i branchi nascono dalle coppie di lupi. In questo caso, si parla di un esemplare maschio e di un esemplare femmina. E la cosa migliore, è certamente il fatto che da questo legame si crei poi tutto il gruppo. Una struttura molto simile a quella che avviene anche tra i gruppi di persone, i quali socialmente appartengono tutti allo stesso livello.
Se di livello si può parlare, chiaramente. Non esistono infatti livelli di socialità migliori o peggiori di altri, ma solamente comunità differenti per ideologia e comportamenti.
Come sono divisi i compiti
Alla luce dei vari branchi di lupi, esistono ovviamente dei compiti. Tale suddivisione, è infatti fondamentale per far sì che si possa così ottenere una struttura coerente in tutto e per tutto. In prima posizione, si possono per esempio trovare tutti quei lupi che ricoprono i ruoli di più anziani.
Saranno infatti loro, i delegati per poter ricoprire con diligenza e maestria tutti i cosiddetti ruoli dirigenziali. Poi, ci saranno i cinque lupi più forti di tutto il gruppo. Loro, saranno gli addetti allo svolgimento dei ruoli più offensivi. Dunque attaccare, difendere il branco e cacciare le prede più deboli.
Nelle ultime posizioni, si possono ovviamente trovare quelli che vengono considerati a tutti gli effetti come gli anelli deboli. Nonostante questo, in ultima posizione si può trovare la figura del leader. Questa, potrebbe essere una cosa clamorosa. Tuttavia, ha perfettamente senso.
Infatti, si parla di un leader che viene incaricato per controllare e soprattutto per fornire supporto utile a quelle che sono le categorie più deboli. Essendo l’elemento di punta dell’interno collettivo, è bene responsabilizzarlo a tal punto da essere quasi l’ultima ruota del carro. Questa volta, non in senso effettivo.
Infatti, i lupi leader hanno responsabilità a pieno regime verso tutto il branco.