La prevenzione del cancro al seno
I consigli per un’efficace prevenzione al cancro del seno sono fondamentalmente due: effettuare annualmente una visita dal senologo a partire dai 25 anni e una mammografia a partire dai 40. Queste sono le nuove linee guida della National Comprehensive Cancer network, l’organizzazione che riunisce 32 tra i più importanti centri oncologici degli Stati Uniti. Rispetto a quello che accade al di qua dell’oceano, è dunque stata anticipata l’età per i controlli gratuiti mirati alla prevenzione del cancro al seno.
La prevenzione al cancro del seno in Italia
Nel nostro Paese, ad esempio, lo screening mammografico è indicato solo a partire dai 45 anni d’età, anzi: in molte regioni è previsto solo dai 50 anni in poi. Il motivo per cui negli Stati Uniti è stata anticipata l’età per fare prevenzione, è per scoprire già a 25 anni una prima valutazione del rischio di sviluppo del carcinoma mammario: se la mammografia annuale viene anticipata già a 40 anni, c’è la possibilità di ridurre maggiormente la mortalità del cancro al seno.
I fattori che valutano il possibile sviluppo di un tumore
Una prima valutazione del rischio fatta già all’età di 25 anni potrebbe far capire le probabilità di sviluppo di un cancro nell’arco della vita. La valutazione si basa su diversi fattori fra i quali la familiarità per alcuni tipi di tumori: non solo del seno, ma anche delle ovaie e del pancreas.
Uno screening mammografico in generale può ridurre la mortalità dal 30 al 50%, a seconda degli studi.
Parlando di numeri, in Italia ci sono ogni anno circa 55.000 nuovi casi all’anno di cancro al seno. Le persone malate sono 834.200, i decessi ammontano a 12.500, con l’88% di sopravvivenza a cinque anni.
E’ dunque opportuno, se non addirittura necessario, effettuare una prevenzione tempestiva e costante per una buona ed efficace prevenzione del cancro al seno.