Zanardi operato per la terza volta, ma resta grave | SubitoNews

Zanardi operato per la terza volta, intervento di 5 ore riuscito ma resta grave

Zanardi operato per la terza volta, intervento di 5 ore riuscito ma resta grave

Alex Zanardi è stato sottoposto alla terza operazione in diciassette giorni, ovvero da quando (19 giugno) è ricoverato in terapia intensiva al policlinico di Santa Maria delle Scotte di Siena per i traumi riportati nel terribile incidente contro un camion durante una tappa in handbike della staffetta benefica “Obiettivo Tricolore”. Dopo alcuni giorni di silenzio ecco nuove notizie sul campione paralimpico bolognese. L’intervento, spiegano dal policlinico senese, era programmato. Eseguito dai professionisti del maxillo-facciale e della neurochirurgia, è stato effettuato per la ricostruzione cranio-facciale e la stabilizzazione delle zone interessate dal trauma. Un’operazione complessa, con una equipe chirurgica multidisciplinare, durata cinque ore.

«Le fratture erano complesse e questo ha richiesto un’accurata programmazione che si è avvalsa di tecnologie computerizzate, digitali e tridimensionali, fatte a misura del paziente – spiega il professor Paolo Gennaro, direttore della Uoc Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Aou Senese -. La complessità del caso era piuttosto singolare, anche se si tratta di una tipologia di frattura che nel nostro centro affrontiamo in maniera routinaria».

Zanardi resta sedato e ventilato meccanicamente. Le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, per cui la prognosi rimane riservata. «Il paziente – informa l’Azienda ospedaliera – viene valutato quotidianamente dai professionisti che lo hanno in cura e sulla base di questo, anche in accordo con la famiglia Zanardi, l’Aou Senese comunica che il prossimo bollettino verrà diramato non appena ci saranno significative variazioni del quadro clinico dell’atleta».

Non si parla quindi ancora di un suo possibile risveglio, con la diminuzione del dosaggio dei farmaci che inducono il coma, per poter valutare l’entità dei danni neurologici.