Via libera di Fca-Psa: nasce Stellantis
Nasce Stellantis, quarto produttore automobilistico del mondo. Con oltre il 99% dei voti favorevoli, le assemblee di Fca (Fiat Chrysler Automobiles) e Psa Peugeot hanno dato il via libera all’ultimo passaggio necessario per la fusione tra i due gruppi, una realtà con un fatturato atteso di 180 miliardi, 44 miliardi di capitalizzazione e sinergie annuali attese per oltre 5 miliardi. Stellantis, appunto, dal latino “stello”, che significa essere illuminato di stelle.
I prossimi passaggi prevedono che il 15 gennaio Fca distribuirà a favore dei suoi azionisti un dividendo straordinario condizionato di 1,84 euro per azione. Il totale della cedola sarà pari a circa 2,9 miliardi, una cifra ridotta rispetto agli iniziali 5,5 miliardi previsti per aumentare di 2,6 miliardi la cassa di Stellantis. Il 18 gennaio sarà il giorno della quotazione in borsa a Parigi e Milano, il 19 ci sarà o sbarco a Wall Street. Dopo la fusione Groupe Psa cesserà di esistere come società a sé stante, e tutte le sue azioni saranno cancellate. Per contro, coloro che detenevano delle azioni di Psa immediatamente prima dell’entrata in effetto della fusione riceveranno azioni ordinarie di Stellantis.
Stellantis, ecco come sarà strutturata
Presidente sarà John Elkann, già n.1 Fca, mentre Carlos Tavares, attuale ceo di Psa, conserverà il ruolo nel nuovo gruppo «pronto a investire in misura cospicua per affrontare le sfide che dovremo affrontare e preparare un futuro brillante». L’ambizione del manager portoghese è quella di «diventare il terzo costruttore mondiale in termini di fatturato». Un entusiasmo condiviso da Elkann. «Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio, che ridefinirà la mobilità, proprio come hanno fatto i nostri padri fondatori con grande energia negli anni pionieristici». Per il nipote dell’Avvocato Agnelli, Stellantis «rappresenta l’unione di due partner che condividono la stessa mentalità. Due realtà che si alleano per costruire qualcosa di unico».
Immediato il commento dei sindacati
Fim Cisl saluta l’avvento della nuova realtà come una «grossa opportunità per il gruppo Fca, per gli stabilimenti italiani e la loro prospettiva futura, soprattutto per la messa in sicurezza dell’occupazione». Uilm parla di un «nuovo capitolo per l’industria dell’auto in Italia». Sostegno all’operazione anche dalla politica. Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire, accolgono «con grande favore la fusione di due iconiche marche automobilistiche» e credono che il nuovo gruppo «rafforzerà la leadership industriale europea nel settore automobilistico». Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ricordato come «la Fiat prima, Fca dopo e adesso Stellantis sono tappe importanti della storia del Piemonte e del nostro Paese, ma l’obiettivo è che lo siano soprattutto del loro futuro». Per questo auspica che «gli impegni occupazionali e gli investimenti sul territorio siano confermati e potenziati nel tempo».