La Valle del Freddo e il suo mistero
La “Valle del Freddo” si trova a solo un’ora da Milano, in Lombardia, ed è un posto in cui la temperatura si abbassa e l’aria è gelida anche d’estate grazie a un curioso fenomeno naturale.
Una gita in Valle del Freddo per sfuggire all’estate
Se il caldo estivo è insopportabile e si ha troppo poco tempo per raggiungere una località di are, la soluzione esiste ed è a portata di mano. A solo un’ora di tempo da Milano, la Valle del Freddo è la risposta a un sabato o a una domenica alternativa, in mezzo alla natura e soprattutto al fresco. La meta ideale, insomma, in cui trascorrere un fine settimana per ritemprarsi.
L’origine del nome e la sua Preistoria
Come dice il nome stesso, la Valle del Freddo si chiama così a causa di uno strano fenomeno naturale che crea correnti d’aria fredda che generano una temperatura addirittura di 4 gradi per tutto l’anno, quindi anche d’estate. Per capirne il curioso fenomeno naturale bisogna risalire alla Preistoria, quando in una piccola area della Val Cavallina, alle spalle dei laghi di Endine e Gaiano in provincia di Bergamo, c’era il Mare della Tval cavallina immagini
etide, caratterizzata da acque molto calde e ricche di sali minerali da cui emergevano degli isolotti. A causa del calore dell’acqua i pesci che finivano in queste acque morivano soffocati a causa della mancanza di ossigeno. Millenni dopo millenni, i cadaveri dei pesci si depositarono sul fondo del mare creando un fittissimo strato. Milioni di anni dopo, con le acque ritirate, da quello strato si estrasse un particolare tipo di roccia calcarea chiamata calcare di Zorzino, che strofinata odora ancora oggi di pesce.
Il suo ecosistema
L’ecosistema della Valle del Freddo è un vero miracolo della natura. I suoi sentieri sono popolati di pini silvestri, che hanno la funzione di agevolare il terreno a ricoprirsi di nuova e varia vegetazione creando le basi per un fitto sottobosco. Un insetto molto ghiotto delle foglie degli alberi, la Processionaria, priva il vegetale dei mezzi di sostentamento, e per ridurre l’impatto di questi animaletti, la natura ha introdotto un altro insetto che mangia la Processionaria, la Formica Rufa. In questo modo la Valle del Freddo mantiene in equilibrio il suo ecosistema.
Il fenomeno curioso della Valle del Freddo
Il fenomeno delle temperature “glaciali” della Valle del Freddo anche in estate è dovuto al fatto che l’acqua piovana e l’aria fredda dei venti in autunno penetrano nelle fessure delle le rocce formando uno strato profondo di ghiaccio. Questo strato di ghiaccio raffredda le pietre sovrastanti così come l’aria gelata che esce allo scoperto, creando un clima alpino a livello del suolo. A tal punto che crescono fiori come genzianelle e stelle alpine.
Isnenghi e la scoperta della Valle del Freddo
La Valle del Freddo è stata scoperta nel 1939 dal botanico Guido Isnenghi che passando per caso vicino al Lago di Gaiano ha notato una stella alpina sul cappello di un cacciatore. Incuriosito, si fece accompagnare nella valle in cui il cacciatore disse di aver raccolto la stella alpina. Qui scoprì questo ambiente naturale favoloso che successivamente venne anche danneggiato rischiando di scomparire, in modo particolare negli anni del boom economico: negli anni ’60, venne infatti trasformato in una cava di materiale da costruzione.
Trekking nella Valle del Freddo
a proteggere la Valle del freddo ci pensarono tuttavia la Regione Lombardia e gli ambientalisti. Oggi superati il Lago di Endine e il Lago di Gaiano, è possibile prendere uno dei sentieri per girovagare nei boschi oppure approfittare delle visite guidate gratuite nei mesi estivi che consentono di arrivare fino al cuore dell’area protetta per scoprirne piante e fiori montani e soprattutto godere dell’aria freschissima che esce dal sottosuolo
