Torino barocca: gli edifici da non perdere

Torino barocca: gli edifici da non perdere

Torino è considerata la capitale italiana del barocco, ricca di edifici e piazze che risalgono al Seicento e Settecento firmati da architetti quali Guarino Guarini e Filippo Juvarra. Un progetto che risale a quando la città, divenuta capitale del Ducato di Savoia nel 1563, con Carlo Emanuele I (1580-1630) conobbe il primo ampliamento urbanistico dall’antico castrum romano in cui era stata fino allora racchiusa. Da allora per circa tre generazioni l’attività edilizia fu in mano ad architetti come Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte con il figlio Amedeo, Guarino Guarini, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Bernardo Antonio Vittone.

Il progetto architettonico della Torino barocca

Grazie ai due secoli di ampliamento e nuove costruzioni Torino rappresenta ancora oggi una delle più grandi e più belle testimonianza del barocco italiano per i suoi palazzi, le piazze maestose, le chiese e le residenze reali. Tutte testimonianze del periodo storico e della corrente estetica, ideologica e culturale sorta in Italia fra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo.

Ecco una carrellata degli edifici da non perdere nel caso si voglia andare a visitare la Torino barocca all’interno della città. Da non perdere, alle porte della città, anche le residenze quali la Reggia di Venaria e la Palazzina di Caccia di Stupinigi, oltre alla Basilica di Superga sull’omonima collina da cui, godere un meraviglioso panorama della città.

Palazzo Reale, simbolo della Torino barocca

Palazzo Reale è l’edificio simbolo della Torino barocca, che unisce barocco, neoclassico e rococò. La facciata imponente condensa tutti i tratti tipici del barocco piemontese, con all’interno sale ricche di mobilio e decorazioni che ne esaltano la magnificenza. Il secondo piano, inoltre, presenta anche impronte di stili appartenenti a epoche diverse.

Palazzo Carignano, il primo Parlamento

Palazzo Carignano, altro edificio situato nel cuore della città, è uno degli edifici più importanti di Torino: fu progettato dall’architetto Guarino Guarini su commissione di Emanuele Filiberto. E’ situato nella raccolta piazza Carignano e all’interno ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano e la Camera dei Deputati del Parlamento subalpino. Espressione della Torino barocca, la facciata con le curve date dall’alternanza di parti concave e convesse, mentre al suo interno ospita affreschi e stucchi sontuosi.

Il Santuario della Consolata

La Chiesa di Santa Maria della Consolazione, di origini paleocristiane, ha conosciuto molte modifiche nell’arco del 1700, quando fu affidata all’architetto Filippo Juvarra, figura di spicco del barocco torinese: fu lui a conferirgli l’aspetto barocco che la chiesa presenta all’interno, nonostante la facciata neoclassica. Al suo genio creativo appartiene lo scenografico e teatrale Altare Maggiore.

Palazzo Madama, simbolo del barocco europeo

Palazzo Madama è un simbolo dello stile barocco in tutta Europa grazie al grande progetto di ristrutturazione fatto da Filippo Juvarra, in realtà non completato: la facciata barocca nasconde un edificio di origine medievale. Celebre lo scalone, maestoso e trionfo di stile barocco con stucchi, marmi e i grandi finestroni che lo riempiono di luce.

La Chiesa di San Lorenzo e la cupola

Adiacente Palazzo Reale sorge la Chiesa di San Lorenzo, progettata dall’architetto Guarino Guarini verso la metà del Seicento ed edificata per commemorare la vittoria di Emanuele Filiberto nella battaglia di San Quintino in Piccardia. Pregevole la cupola, con alla base i numerosi oculi che bucandone la superficie fanno entrare molta luce. All’interno la Chiesa conserva tutti gli elementi architettonici e stilistici tipici della Torino barocca: marmi policromi, cappelle concave, lati convessi, gioco di luci all’interno, predilezione per la linea curva.

Il Castello del Valentino, emblema della Torino barocca

Un altro simbolo della Torino barocca è il Castello del Valentino, situato nell’omonimo parco che si distende lungo il fiume Po. All’epoca l’edificio veniva utilizzato per feste e ricevimenti: è in stile neoclassico tipico dell’epoca barocca, ma con forti influenze francesi; il suo aspetto attuale è frutto di numerosi rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli.