Tim Burton’s labyrinth in mostra a Milano
Tim Burton’s labyrinth è la mostra in corso a Milano, alla Fabbrica del Vapore, dal 13 dicembre al 9 marzo: un viaggio immersivo e interattivo nella mente del genio del cinema Tim Burton, l’occasione per entrare nel suo affascinante mondo interiore alla scoperta del suo processo creativo che ha dato luogo a centinaia di opere. La mostra approda a Milano dopo aver attirato 650.000 visitatori in Europa tra Madrid, Parigi, Bruxelles, Barcellona e Berlino: centinaia di opere in mostra create in oltre quarant’anni di carriera, compresi disegni, dipinti e fotografie.
Il labirinto di Tim Burton
La mostra Tim Burton’s labyrinth rappresenta un’esperienza unica che ogni visitatore avrà modo di vivere in maniera assolutamente personale: sil visitatore si trasforma in un esploratore che potrà scegliere un itinerario unico e personalizzato fra più di trecento possibilità. Attraverso l’attivazione di un pulsante il visitatore inizierà il suo viaggio scegliendo di aprire la porta di una stanza piuttosto che di un’altra: oltrepassarne la soglia significa entrare nel mondo geniale di Tim Burton. Si può attraversare le foreste magiche e oscure di La sposa Cadavere, perdersi nei fantasiosi mondi di Alice nel Paese delle Meraviglie o di The Nigthmare Before Christmas, o ancora incontrare i protagonisti di opere celeberrime come Edward mani di Forbici, Beetlejuice e La Fabbrica del Cioccolato. Un vero e proprio labirinto che si potrà anche percorrere più di una volta, e che la location della Fabbrica del Vapore sembra fatta apposta per accogliere. L’ex complesso industriale milanese infatti, divenuto da tempo centro culturale polivalente, si presta perfettamente ad accogliere nei suoi ampi spazi le scenografie e le installazioni elaborate per la mostra.
Tim Burton’s labyrinth, un viaggio nella mente del genio
Tim Burton, regista e artista, è anche uno dei produttori cinematografici più interessanti e affascinanti nell’attuale panorama, caratterizzato da uno stile eccentrico e cupo. La sua ultima produzione, realizzata per Netflix nel 2022, è Mercoledì, che ha riscosso un grande successo mondiale. Fra le sue opere, i film Beetlejuice (1988), Batman (1989), Edward Mani di Forbice (1990), The Nightmare before Christmas (1993),La Fabbrica del Cioccolato (2005), La Sposa Cadavere (2005) e Alice in Wonderland (2010). Un mondo fantastico e ineguagliabile in cui è possibile entrare, stanza dopo stanza, nella mostra Tim Burton’s Labyrinth in corso alla Fabbrica del Vapore di Milano. Tim Burton’s labyrinth non è solo una mostra, dunque, ma un vero e proprio viaggio esperienziale capace di incantare visitatori di ogni età. E’ proprio l’uso innovativo di tecnologie audiovisive, proiezioni e installazioni interattive che si crea un ambiente coinvolgente che sfuma i confini tra realtà e fantasia, proprio come nella mente di Tim Burton, permettendo quindi al pubblico di sentirsi parte integrante.
Tim Burton’s labyrinth non racconta solo il regista
Il genio di Tim Burton è eclettico: prima di diventare regista, l’artista si esprimeva attraverso disegni, pitture e fotografie, che sono poi state parte del suo complesso processo creativo. La mostra Tim Burton’s labyrinth rappresenta un viaggio emozionante anche fra le sue opere originali: dai primissimi bozzetti alle sequenze animate, gli effetti speciali e di videomapping. Ci sono straordinarie ricostruzioni scenografiche con i personaggi dei set dei film a grandezza naturale, che riprendono vita nello spazio espositivo tra dipinti, opere d’arte animate, bozzetti originali e con oltre centocinquanta disegni originali. Dalla galleria di storyboard che illustrano il processo creativo di alcuni capolavori alle installazioni sonore che ricreano le iconiche colonne sonore: la mostra non celebra solo i film di Tim Burton, ma anche la sua visione artistica e si rivolge quindi non solo a fans di lunga data dell’eclettico regista californiano, ma anche a visitatori curiosi attratti dal suo immaginario surreale. Un’occasione davvero unica per varcare e d esplorare la mente di uno dei più influenti e originali cineasti contemporanei.
