Tennis: finisce la favola di Berrettini agli US Open, eliminato da Rublev
Si stoppa negli ottavi di finale la corsa di Matteo Berrettini agli Us Open, il secondo Slam di una stagione stravolta dalla pandemia. Il giorno dopo la squalifica di Novak Djokovic per aver colpito una giudice di linea con una pallina, sui campi in cemento di Flushing Meadows (New York) si torna al tennis giocato e il 24enne romano, numero 8 del ranking mondiale e sesta testa di serie viste le assente di Rafa Nadal e Roger Federer) cede 4-6 6-3 6-3 6-3, in poco meno di due ore e tre quarti di partita, al 22enne Andrey Rublev. Il russo, n.14 dell’Atp e decimo favorito del torneo, si prende così la rivincita per la sconfitta rimediata lo scorso anno da Berrettini proprio al quarto turno degli Us Open, raggiungendo così per la seconda volta in carriera i quarti a Flushing Meadows.
Mastica amaro Berrettini, alla terza presenza nel tabellone principale degli Us Open dove dodici mesi fa aveva raggiunto una storica semifinale, fermato solo da Rafa Nadal, poi vincitore del titolo. Il 24enne romano, vittorioso in tre set nei primi tre turni con Soeda, Humbert e Ruud, contro Rublev viene abbandonato dalla sua arma migliore: il servizio. Appena 5 ace contro 3 doppi falli e il 56% di prime in campo (con il 71% dei punti ottenuti). Inoltre Berrettini convertito solo una palla-break su otto a disposizione: per lui un vincente in più rispetto al suo avversario (34 contro 33) ma anche molti errori non forzati in più (44 contro 28). Rublev si conferma invece bestia nera degli italiani, visto che nel turno precedente aveva sconfitto il palermitano Salvatore Caruso.
Intanto il presidente della Federazione francese di tennis, Bernard Giudicelli, ha annunciato che l’edizione 2020 del Roland Garros, in programma dal 21 settembre all’11 ottobre, si svolgerà con il pubblico nelle tribune, con un massimo di 11.500 ingressi al giorno. «Sarà il primo torneo ad avere il privilegio di accogliere gli spettatori – dichiara Giudicelli -. La situazione sanitaria a Parigi è cambiata e abbiamo dovuto tenerne conto. Lo stadio Roland-Garros è di dodici ettari e tre campi principali. Abbiamo diviso questo spazio in tre sottospazi indipendenti l’uno dall’altro. Per ognuna di queste tre aree, il pubblico entrerà ed uscirà dalle porte dedicate a ciascuno di questi spazi, senza poter passare da un sito all’altro».