Lo stipendio dell’arbitro di calcio: quanto guadagna

Lo stipendio dell’arbitro di calcio: quanto guadagna

In Italia lo stipendio dell’arbitro di calcio è fra i più alti in Europa: i suoi emolumenti sono inferiori solo a quelli di Spagna e Germania, e più alti rispetto a quelli di Francia e Inghilterra. In sostanza, l’Italia rientra nella top 5 dei campionati continentali.

Lo stipendio dell’arbitro di calcio

Lo stipendio dell’arbitro di calcio si basa su tre elementi principali: un compenso fisso che viene concordato al momento della stipula del contratto con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, al quale si aggiunge un gettone per ogni partita diretta (uguale per tutti i direttori di gara) e, a seconda del ruolo svolto, un rimborso spese. Partendo dal presupposto che generalmente gli arbitri sono impegnati per un totale di una ventina di gare, il loro stipendio annuo si aggira intorno ai 160.000 euro, cifra che può variare in base al numero di partite arbitrate e ai ruoli ricoperti, come Quarto ufficiale o addetto al VAR, ognuno dei quali prevede un compenso specifico. Con una carriera di una quindicina d’anni, ad esempio, gli arbitri possono arrivare ai vertici della carriera: dirigere una finale di Champions League può valere circa 10.000 euro lordi. Per questi motivi l’Italia è al terzo posto in Europa per quanto riguarda gli stipendi degli arbitri.

Gli stipendi degli arbitri in Serie A

Fra Serie A e Serie B c’è una notevole differenza di stipendio: dirigere una partita nella Serie maggiore comporta 4000 euro lordi, 2000 nella Serie B. E così per le altre figure: in Serie A il Quarto Uomo guadagna 500 euro a gara, il Var 1700 euro, l’Avar 800 e gli assistenti 1400; in Serie B 800 euro al Var, 400 all’Avar, 500 al Quarto Uomo, 600 all’assistente. In tutto una gara di Serie A in Italia costa circa 10.000 euro per la squadra arbitrale al completo.

I compensi nelle gare europee

I compensi degli arbitri di calcio ovviamente aumentano nel caso delle due gare europee più importanti, ossia l’Europa League e la Champions League: nella prima un direttore di gara passa dai 5500 euro per i sedicesimi ai 6000 nei quarti di finale e semifinale fino a 7500 in finale; in Champions League si va dai 6000, ai 7500 ai 10.000 euro per la finale.

Gli arbitri di calcio più pagati in Italia

Secondo alcuni dati, gli arbitri di calcio più pagati in Italia sarebbero Michael Fabbri e Maurizio Mariani, entrambi al vertice delle classifiche dei compensi del campionato scorso con 138mila euro. L’unico arbitro donna a dirigere una partita in Serie A, Maria Sole Ferrieri Caputi, era dodicesima con in tutto 98mila euro grazie ai 90.000 di compenso fisso e agli 8000 dai due gettoni per le partite dirette in stagione.

Ogni “fischietto” ha un compenso fisso legato ai diritti di immagine che varia anche in base all’esperienza: 30.000 euro per gli arbitri con meno di 50 gare, 60.000 euro per quelli con più di 50 partite e 90.000 euro per gli internazionali ed ex internazionali.

Gli stipendi degli arbitri fra i Dilettanti

Un arbitro comincia a guadagnare già nel campionato Dilettanti, dove può arrivare a percepire dai 30 fino agli 800 euro per trasferte superiori a 300 km. Il passaggio alla Serie D non comporta un cambio netto per la retribuzione, ma in aggiunta un arbitro ha diritto ai buoni pasto. In Serie C un arbitro inizia a guadagnare dai 200 euro in su a partita e le cifre si fanno più interessanti per le trasferte lontane dalla propria sede. Arriviamo alla Serie B, dove un arbitro guadagna dai 1.700 euro più rimborsi spese.