Steak and burger, la cucina americana di qualità
Il ritorno in voga della carne sulla nostra tavola, sempre più americanizzata. Tagli particolari, succulenti, arricchiti da salse e verdure arrosto, al posto della nostra fiorentina vanno sempre più di moda steak e burger, soprattutt quelli di Black Angus e Wagyu, la carne piú pregiata e cara del mondo, con molto grasso intramuscolare che la rende tenera e aromatica. Un grasso salutare, visto che contiene omega 3 e 6. La carne di Wagyu ha fino al 30% in piú di grassi non saturi rispetto alle altre razze di manzo.
Non solo american Steak
L’origine è giapponese (dove vengono distinte tre razze diverse: Japanese Black, Japanese Brown und Japanese Shorthorn), ma in tutto il mondo stanno proliferando allevamenti di Wagyu. Anche in Italia (in Alto Adige, col marchio Oberweidacherhof). Sbagliato confonderla con la carne Kobe, anch’essa giapponese, ma un marchio registrato per i manzi a mantello nero della razza di Tajima, allevati solo nella Prefettura di Hyōgo.
C’è poi la Black Angus. Il nome deriva dall’omonima contea scozzese di cui la razza è originaria, fino a quando è stata portata in America, nel Kansas. Una delle razze più gustose di questo bovino è l’Aberdeen Angus. Le bistecche vanno servite a cottura media e accompagnate da salsa Bernese ed erbe aromatiche, ma soprattutto la barbecue (Bbq).
Dimenticate anche il burger da fast food. La tendenza è quella di utilizzare carni accuratamente selezionate con macinatura fresca. In Italia la preferita è quella di Fassona Piemontese, una eccellenza, molto magra e tenera. Oppure la scottona, ovvero di bovino femmina macellato giovane. Burger non solo “classico”, ma accompagnato come da tradizione americana da altri ingredienti, cheese e bacon su tutti. Il tutto senza dimenticare le verdure (vegetables) di accompagnamento.