Shabby Chic, significato e stile | SubitoNews

Shabby chic, cosa sapere su questo stile di arredamento

Shabby chic, cosa sapere su questo stile di arredamento


Lo stile Shabby Chic è la sintesi perfetta tra vecchio e nuovo, tra ciò che è romantico e ciò che è elegante e raffinato.

È una sorta di ponte di mezzo tra lo stile di vita e quello di arredamento ed è oramai entrato a far parte del mondo dell’arredamento, della moda e degli allestimenti per le occasioni speciali.

Oggi ripercorreremo i passaggi salienti di questo stile a partire dalla sua nascita e dal significato del nome per poi passare alle varie interpretazioni e declinazioni che la moda ha dato a questo romanticissimo stile.

Shabby chic qual è il significato

Shabby Chic, letteralmente, significa “trasandato” e “chic”. L’unione tra questi due termini rende gli ambienti romantici ma eleganti perché è in grado di mescolare un vecchio mobile rimodernato ad una tenda all’ultimo grido per un risultato d’insieme di grande impatto visivo.

E difatti gli elementi “Shabby” di un arredo sono usurati, invecchiati e logori ma con un tocco di classe e di rinnovamento lo stile tende a farli tornare chic. Questo stile, quindi, identifica un preciso mood di interior design per il quale accessori, mobili e arredi hanno un aspetto volutamente invecchiato ma non per questo di cattivo gusto anzi, tutto il contrario!

Gli elementi che compongono un arredo in stile Shabby chic, quindi, possono essere di qualsiasi materiale o età perché vengono considerati nel loro insieme, ovvero attraverso il risultato finale che creano quando sono gli uni vicini agli altri. Ecco perché lo stile predilige mobili intarsiati, effetti polverosi, colori pastello e angolature invecchiate tali da offrire un effetto anticato ma romantico e accogliente al tempo stesso.

Termini come shabbare e decapare mobili fanno oggi parte del linguaggio comune dell’interior design e fanno riferimento a rinnovamenti di vecchi arredi attraverso due tecniche che si possono realizzare anche da soli, in casa. Bastano carte abrasive e vernici pastellate opache per dare nuova vita ad un cassettone, ad uno specchio o a un vecchio scrittoio recuperato dalla casa di campagna dei nonni.

Chiaramente l’effetto Shabby chic non deriva dall’accostamento causale di tanti elementi vecchi e logori ma da un progetto logico che tenga conto delle sfumature, della visione d’insieme e dell’effetto romantico e chic che la stanza assumerà con i giusti accostamenti.

Storia dello Shabby Chic

Lo stile Shabby Chic nasce nel Regno Unito e lo si intravede dall’aspetto campagnolo e country che questo abbinamento evoca. Vecchie pitture e grandi lampadari si abbinano a tende bianche e mobiletti logori per via del tempo in un mix eccentrico ma glam che fa impazzire tutti gli esperti di arredi anche nel nostro Paese.

Ecco perché significati e stile coincidono in un mix di influenze rurali e vittoriane da cui lo stile Shabby trae maggiore ispirazione. A dire il vero le nuove interpretazioni dello stile Shabby hanno portato ulteriori nuove influenze prese in prestito dai castelli della Loira e dalle country house americane dove vige essenzialità e semplicità.

La prima volta che si sentì parlare di stile Shabby chic fu nel 1980 grazie alla rivista “The World Of Interiors” la quale lo descrisse come un insieme di accostamenti di gusto provenienti dal riuso di elementi d’arredo riportati a nuovo.

Ecco perché da quella data a oggi lo stile continua ad ammaliare milioni di persone se consideriamo che sostenibilità, riuso e upcycling sono oggi concetti di tendenza e all’ordine del giorno. Al giorno d’oggi lo stile Shabby trova largo impiego in tantissimi arredi, sia privati che pubblici e, in Italia, abbraccia soprattutto il mondo wedding e quello della ristorazione.

Diversi tipi di Shabby Chic

Di norma si ritiene che lo stile Shabby Chic sia caratterizzato da soli arredi bianchi e color pastello e da legni invecchiati e imperfetti. In quest’ottica lo stile si declina certamente in modo incantevole e delicato ma non è il solo perché, come vedremo, le rivisitazioni sono parecchie.

Innanzitutto esiste lo stile personal Shabby chic, ovvero quello che caratterizza un ambiente in base al gusto personale e al riammodernamento di vecchi arredi recuperati.

C’è poi il cosiddetto “Industrial Chic”, uno dei più popolari degli ultimi anni che mescola toni anticati e toni moderni per un effetto piuttosto originale e movimentato. Se a questo stile aggiungiamo colori pastello tra cui rosa, avorio, lavanda e grigio chiaro lo stile diventerà in men che non si dica Romantic Chic.

Tale declinazione in chiave moderna predilige grigi provenzali, tortora e avorio e si caratterizza per un’armonia d’insieme capace di dare luminosità e accoglienza a tutti gli ambienti, soprattutto grazie ai complementi d’arredo.

Altra tendenza di grande appeal è lo stile Shabby chic italiano, una declinazione che ha avuto grande fortuna soprattutto nel campo della ristorazione e dell’allestimento di alberghi, matrimoni e feste private. In questa declinazione lo stile incarna i colori noce e bianco decapato esaltando la vita rurale tipica delle nostre campagne dando un effetto nostalgico e ammaliante.