Rocchetta Mattei: gioiello moresco nell’Appennino bolognese | SubitoNews

Rocchetta Mattei: gioiello moresco nell’Appennino bolognese

Rocchetta Mattei: gioiello moresco nell’Appennino bolognese


Rocchetta Mattei è un castello fiabesco unico nel suo genere per la combinazione di stili diversi e il labirinto di stanze collegate, archi, scalinate e torri. E’ situata a 407 metri sul livello del mare in località Savignano nel comune di Grizzana Morandi.

Rocchetta Mattei: la storia

La Rocchetta fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore dell’elettromeopatia, pratica fondata sull’omeopatia. Costruita sulle rovine della duecentesca rocca di Savignano, attraversò diverse fasi costruttive con numerose aggiunte e modificazioni. La prima pietra è posta il 5 novembre 1850 e già nel 1859 è abitata dal conte. Il conte conduceva una vita da castellano medievale e arrivò a crearsi una corte, con tanto di buffone. Il castello ospitava illustri personaggi che arrivavano da ogni dove per sottoporsi alle cure di Mattei. Sembra che ospiti della Rocchetta siano stati Ludovico III di Baviera e lo zar Alessandro II. Il Principe di Piemonte la visita in forma ufficiale nel 1925. Persino Dostoevskij cita il conte ne I fratelli Karamazov, quando fa raccontare al diavolo di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie a un libro e alle gocce di Mattei.

Dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Primo Stefanelli acquistò la Rocchetta nel 1959 e trasformò una delle costruzioni minori, già adibita a padiglione da caccia, in accogliente albergo con annesso ristorante, dal quale accedere all’adiacente ombroso parco, vera oasi di quiete e serenità. Stefanelli si pose l’obiettivo di riparare i danni per riportare il castello nelle originarie condizioni e per farne una meta turistica. Stefanelli muore nel 1989 e la situazione della struttura precipita. La Rocchetta, per problemi vari, viene chiusa al pubblico. Un comitato per la tutela del castello nacque nel 1997. Nel 2000 viene istituito un museo sul conte Cesare Mattei, la Rocchetta Mattei e l’elettromeopatia. Nel 2006 la Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna ha ufficialmente annunciato l’acquisizione della Rocchetta Mattei, sottoposta a lavori di restauro, terminati con la riapertura al pubblico il 9 agosto 2015.

Rocchetta Mattei: descrizione

Lo stile prevalente è il moresco, a cui si aggiunge l’architettura italiana medioevale e moderna. Una scala conduce al vestibolo del corpo abitato. Un ippogrifo è a guardia dell’entrata, per la quale si passa in un cortile scavato nella roccia. Dallo stesso lato una porta conduce a una scala e poi al magnifico loggiato noto come Loggia Carolina. La scala della torre conduce, attraverso un ponte levatoio, a una stanza dalle finestre piccole e dal soffitto a stalattiti; era la camera da letto di Mattei. Di fronte c’è la scala delle visioni dove una fantasia allegorica rappresenta la nuova scienza omeopatica che vince la vecchia medicina. Ripassando dal cortile dei Leoni si entra nel salone della pace, così chiamata in omaggio alla fine vittoriosa della Grande Guerra. Si giunge poi nella sala della musica nella chiesa, imitazione della cattedrale di Cordova. Si esce nel parco, e un’elegante scala in macigno conduce alla Porrettana. Varie costruzioni minori coronano il corpo principale.