Rocca Calascio, l'emozione di un paesaggio medioevale | SubitoNews

Rocca Calascio, l’emozione di un paesaggio medioevale

Rocca Calascio, l’emozione di un paesaggio medioevale

Rocca Calascio è una meravigliosa località abruzzese famosa per ospitare un castello medioevale che è stato il set di numerose pellicole cinematografiche.

Caratteristiche

Rocca Calascio, situata a 1460 metri d’altezza, è tra le fortificazioni più alte d’Italia e domina la valle del Tirino e la piana di Navelli. L’impianto è di uso esclusivamente militare e si caratterizza per la capacità con la quale riesce a fondersi con l’impervio territorio circostante. La posizione particolarmente favorevole la rendeva una delle principali fortificazioni dell’Abruzzo. Era utilizzato come punto d’osservazione militare in comunicazione con altre torri e castelli vicini, sino al mare Adriatico.

Rocca Calascio, la storia del castello

La costruzione è del XII secolo e attorno a esso si sviluppò il borgo di Rocca Calascio. Ruggero II d’Altavilla (secondo alcune fonti) costruì il castello sui resti di una preesistente fortificazione romana. Il castello fu di proprietà di diverse famiglie nobili come i Pagliara, i Colonna, i Piccolomini, i Todeschini, i Cattaneo, i Medici e i Borbone. Antonio Todeschini, della famiglia Piccolomini, nel XV secolo, fece costruire la cinta muraria e quattro torri di forma cilindrica con merlatura ghibellina. Fece parte della baronia di Carapelle seguendone le vicende fino al 1806, anno dell’abolizione della feudalità. Un violento terremoto nel 1703 danneggiò il castello e distrusse quasi interamente il borgo. Lavori di restauro e consolidamento iniziarono dagli anni ’80, grazie a diverse ambientazioni cinematografiche. Dal castello si gode di una vista tra le più suggestive d’Abruzzo.

La struttura

La struttura, in pietra calcarea bianchissima, ha una pianta quadrata: presenta agli angoli quattro torri cilindriche considerevolmente scarpate e un mastio quadrato al centro. Alla rocca si accedeva mediante un ingresso posto sul lato est, a circa 5 metri di altezza. L’ingresso era raggiungibile dalla corte esterna sottostante, mediante una scala lignea retrattile. La scala era poggiata su due mensole in pietra tuttora visibili al di sotto della soglia di ingresso. Il castello era un punto di osservazione militare efficacissimo e permetteva di comunicare con gli altri castelli mediante l’ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne. Ai piedi della rocca sono presenti anche i ruderi dell’antico borgo, collegati con un ponte di legno. Restauri conservativi ed integrativi sono stati eseguiti tra il 1986 ed il 1989. Gli interventi di risanamento hanno permesso all’intera area di essere oggi discretamente conservata e visitabile.

Il castello nei media

Rocca Calascio è anche famosa per aver ospitato, in più occasioni, grandi set cinematografici, tra cui i film: “Lady Hawke”, “Il Viaggio della Sposa”, “Padre Pio”, “Il Nome della Rosa”, “L’orizzonte degli eventi”. E’ interessante sapere che, proprio nel prezzo pagato per svolgere tali riprese cinematografiche, furono anche previsti alcuni lavori di restauro; uno dei pochi casi di felice sfruttamento del nostro patrimonio storico e artistico. Per la bellezza di questi luoghi, l’industria cinematografica ha nominato tutta la zona, da Rocca Calascio a Santo Stefano di Sessanio, “set per eccellenza”. La visita al castello è inserita negli itinerari del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Rocca Calascio, come raggiungerla

Rocca Calascio si raggiunge comodamente in macchina, anche se all’interno dell’abitato le strade sterrate sono pedonali. La passeggiata dall’ultimo parcheggio fino alla Rocca è di pochi minuti. Nei pressi si trova anche la particolare chiesa di Santa Maria della Pietà, con la sua incredibile pianta ottagonale, dalle dimensioni inusuali per un paese così piccolo. La chiesa fu costruita (secondo la leggenda) nel luogo in cui la popolazione locale ebbe la meglio su una banda di briganti che colpiva questa zona. L’esterno dell’edificio ha pianta ottagonale con una cupola a otto spicchi, mentre l’interno conserva un dipinto raffigurante la Vergine miracolosa ed una scultura di San Michele armato.