Quaranta vip si sfidano sul piatto del cuore per Save the Children
Testimonial e influencer d’eccezione si sfidano ai fornelli per per aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà per gli effetti anche collaterali della pandemia di Covid-19. Una sfida virtuale lanciata da Save the Children per portare un sorriso a chi è costretto a casa tra divieti e ansia per il futuro, ma anche per raccogliere fondi per chi sta subendo le conseguenze della crisi socio-economica innescata dall’emergenza sanitaria. Si chiama #piattodelcuore ed è la challenge che finora ha coinvolto 40 vip che si sono confrontati sui social media in una sfida di cucina, preparando il piatto preferito della propria infanzia per raccogliere fondi.
Sui social si sono alternate le immagini dei piatti della felocità : dalla minestra verde di Elisa alla pasta al pomodoro e basilico di Cesare Bocci e Alessia Marcuzzi, dal casatiello di Salvatore Esposito alle uova con piselli di Emma Marrone, dalla frittata di Alessandra Amoroso al pane e salame di Laura Chiatti, dalle polpette di Rossella Brescia alla parmigiana di melanzane di Roberta Capua, dagli gnocchi di Anna Valle e Michela Andreozzi alla paella di pesce di Francesco Montanari e al biancomangiare di Maria Grazia Cucinotta.
Oggi in Italia i bambini in povertà assoluta sono 1milione 260mila, col rischio che questo tasso possa avere un balzo drammatico per gli effetti della pandemia sull’economia. «L’attuale emergenza sanitaria si è ormai trasformata anche in emergenza socio-economica – dichiara Filippo Ungaro, direttore comunicazione di Save the Children -. Tra le famiglie, l’epidemia è sinonimo di perdita o riduzione del lavoro, e quindi dello stipendio. Inoltre molti bambini si sono trovati ad essere esclusi dalla lezioni scolastiche perché non hanno i mezzi per seguirle. Proprio per aiutare quelle famiglie in difficoltà abbiamo chiesto alle celebrities che sono più vicine all’Organizzazione di aiutarci e in tantissime hanno risposto alla nostra chiamata con un grande entusiasmo, creando un tassello importante per il sostegno del nostro intervento».