La postura corretta nella corsa
Tenere una postura corretta durante la corsa è fondamentale ai fini di una prestazione più performante. Saper correre nel modo giusto è importante soprattutto quando l’obiettivo della corsa è la distanza o la resistenza: una postura corretta è importante anche per sentirsi bene a livello psicofisico.
Come verificare la postura corretta nella corsa
Analizzare la propria postura durante la corsa può costituire un buon modo per capire se si sta correndo nel modo giusto e quindi più performante.
Per verificare la correttezza della postura il modo più facule è quello di fare un video durante la corsa, filmando il soggetto da diverse angolazioni: davanti, dietro ed entrambi i lati. Si può fare anche correndo su un tapis roulant. Per fare il video è sufficiente anche la telecamera del cellulare, e poi visionarlo anche al rallentatore. Sarebbe bene non indossare abiti larghi, bensì aderenti al corpo, in modo da permettere una visione più chiara degli arti e dei loro movimenti.
E’ inoltre molto utili filmare la corsa in più momenti: all’inizio, durante e alla fine, in modo da esaminarne i cambiamenti di movimento e postura a seconda della stanchezza.
Gli elementi fondamentali per una postura corretta
Una postura corretta durante la corsa deve rispondere ad alcuni parametri.
- le braccia che attraversano la linea mediana del corpo
- il tronco non deve ruotare eccessivamente durante l’avanzamento di ciascuna gamba
- il bacino non deve ruotare troppo in avanti e deve cadere sul lato opposto della gamba in appoggio
- le ginocchia sono allineate ai piedi
- i piedi devono atterrare non eccessivamente all’esterno o all’interno della larghezza del bacino.
Considerando la vista frontale, la postura corretta deve:
- avere la testa dritta e stabile
- non ruotare il bacino eccessivamente in avanti a ogni passo
- flettere in avanti le braccia ed estenderle dietro il busto
- far atterrare il piede davanti al corpo
- piegare il ginocchio durante l’atterraggio
- piegare ginocchio e caviglia posteriori per far oscillare la gamba.
L’oscillazione delle braccia fa da contrappeso all’avanzamento della gamba opposta: per questo motivo è importante, perchè quando è insufficiente si verifica una rotazione eccessiva della parte inferiore del corpo che comporta una minore efficienza della performance.
L’importanza dell’andatura
Per ottenere una postura corretta, è importante soffermarsi sull’andatura della corsa. Per andatura si intende il movimento della gamba durante la corsa, che include due fasi: l’appoggio e l’oscillazione. A sua volta nell’oscillazione esiste un ulteriore passaggio denominato galleggiamento o volo.
Per appoggio si intende il tempo in cui il piede entra in contatto con il terreno. Per oscillazione, o swing, il tempo in cui il piede si solleva da terra, la gamba va in avanti flettendosi all’anca e al ginocchio, prima di toccare di nuovo il terreno.
Durante l’oscillazione c’è un tempo brevissimo in cui nessuno dei due piedi è a contatto con il suolo, e il corpo fluttua – oscilla, appunto – senza supporto alcuno. Questa fase è chiamata fluttuante e rappresenta la differenza fondamentale fra la corsa e la camminata.
La fase di oscillazione
Nello specifico analizziamo cosa si intende per fase di oscillazione.
In questa fase quando il piede si stacca dal suolo, l’avampiede si solleva; il ginocchio si flette contribuendo al distacco del piede. La fase di oscillazione dura più della fase di appoggio, perchè comincia quando il piede perde il contatto col terreno e termina quando lo tocca di nuovo. Il tempo in cui nessuno dei due piedi tocca il suolo è denominato fase di galleggiamento, quella appunto che differenzia la corsa dalla camminata e che avviene durante la fase di oscillazione. Infatti durante la camminata uno dei due piedi è sempre a contatto con il suolo, a differenza della corsa in cui entrambi i piedi sono sollevati da terra contemporaneamente.
