Piano Estate: il progetto fatica a decollare
Il Piano Estate fatica a decollare: il progetto che prevede la possibilità per gli studenti di andare a scuola anche nei mesi estivi di luglio ed agosto non sembra avere le basi giuste per partire.
Obiettivo finale del progetto già finanziato dal Ministero dell’Istruzione è quello di far recuperare maggiormente la socialità agli studenti che negli ultimi due anni hanno dovuto misurarsi con la didattica a distanza. Inoltre si vuole dare ai ragazzi anche la possibilità di eventuali approfondimenti con i docenti, un extra che con la DAD non è stato possibile offrire.
Al momento però sia gli studenti che i docenti non sono particolarmente interessati e potrebbero mancare anche i collaboratori scolastici necessari per tenere aperte le scuole nei mesi di luglio ed agosto.
Piano Estate: ecco le problematiche del progetto
Il Piano Estate promosso dal Governo non è ancora partito ma ha già numerose falle.
Innanzitutto i tempi tecnici per aderire al finanziamento europeo che mette a disposizione 320 milioni di euro sono molto brevi e per le diverse segreterie scolastiche sarà complicato inviare la documentazione necessaria in tempo.
Sia i docenti che gli stessi studenti non hanno poi manifestazione una grande volontà ad usufruire del progetto: gli ultimi due anni scolastici per studenti, professori ma anche presidi sono stati molto complicati dato che hanno dovuto gestire una situazione di emergenza e la novità della Scuola in DAD.
Inoltre vi è una problematica che coinvolge anche i collaboratori scolastici: molti di essi hanno un contratto precario che scade a fine del mese di giugno e non sono ancora stati stabiliti gli eventuali rinnovi per i prossimi mesi.
Infine anche il personale Ata ha manifestato una contrarietà al progetto: nei mesi estivi solitamente i dipendenti incaricati nella parte amministrativa, tecnica ed ausiliaria degli edifici scolastici sono ridotti e se le classi rimarranno aperte il lavoro da svolgere sarà notevole.