Olimpiadi, accesa la torcia in Grecia: inizia il viaggio per Tokyo
In una clima surreale s’è celebrata in Grecia la magia di ogni quattro anni: l’accensione della fiamma olimpica. A Olimpia, luogo di nascita degli antichi Giochi, è andata in scena una cerimonia blindata per l’emergenza Coronavirus. In piedi di fronte al tempio in rovina di Hera nell’antica Olimpia, un’attrice greca che ha vestito i panni di una sacerdotessa pagana ha usato uno specchio concavo per focalizzare i raggi del sole su una torcia d’argento, provocando l’accensione del fuoco, che dopo una staffetta di sette giorni in Grecia verrà consegnata agli organizzatori di Tokyo 2020.
Dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, il tedesco Thomas Bach, è arrivata una nuova conferma al non rinvio dei Giochi. «Le circostanze sono difficili, ma a diciannove settimane della cerimonia di apertura siamo rafforzati in questo impegno dalle molte autorità e organizzazioni sportive di tutto il mondo che stanno adottando così tante misure significative per contenere la diffusione del Coronavirus». Bach ha esaltato gli organizzatori di Tokyo per la loro «incredibile efficienza, efficacia ed entusiasmo: siamo grati al popolo giapponese che sta abbracciando questi Giochi con tanto entusiasmo e interpretando la nobile missione dei Giochi olimpici in modo eccezionale».
Tra i portatori di torce nella cerimonia a Olimpia c’era il greco Margaritis Schinas, commissario dell’Unione Europea per la migrazione. Presenza significativa nel pieno anche dell’emergenza umanitaria per l’esodo sirano. Tedofori anche i campioni olimpici giapponesi Tadahiro Nomura e Saori Yoshida. Il viaggio della torcia olimpica in Giappone inizierà il 26 marzo dalla provincia di Fukushima, stata devastata dal terribile terremoto-tsunami del 2011, e si concluderà dopo 121 giorni a Tokyo per la cerimonia di apertura del 24 luglio.