MotoGP: la Ducati ufficializza il passaggio di Bagnaia nel team ufficiale
Come previsto, l’annuncio rinviato dalla Ducati a Barcellona per non essere cannibalizzata da quello di Valentino Rossi alla Yamaha Petronas è arrivato: Francesco Bagnaia affiancherà l’australiano Jack Miller nel team ufficiale di Borgo Panigale, dal 2021 totalmente rinnovato (via Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci) e che riprodurrà la giovane coppia Pramac (dve correranno Johann Zarco e il rookie Jorge Martín) degli ultimi due anni.
«Ho scelto di essere un pilota Ducati ancora prima di essere campione del mondo Moto2 nel 2018 e loro hanno scelto me ancora prima di sapere che un giorno lo sarei diventato. Questa è stata la nostra scommessa, perché fino a quel momento ero sempre stato un pilota veloce, ma non avevo niente di concreto in tasca: Ducati ha deciso di crederci ancora prima di tutti gli altri. Non sapevamo come sarebbe andata, ma ad oggi, se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente tutto da capo – commenta il torinese nel comunicato stampa Ducati -. Il mio debutto in MotoGP non è stato facile, ma in Ducati non mi hanno mai messo in discussione: mi hanno dato tutto l’appoggio e la fiducia che servono ad un rookie e mi hanno lasciato fare esperienza nel 2019. Io li ho ascoltati, mi sono fidato di loro, insieme abbiamo imparato a conoscerci e a capirci, e adesso formiamo una grandissima squadra. Mi hanno insegnato un metodo di lavoro che ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e penso che sia solo l’inizio. Oggi sono la persona più felice del mondo, per me è un sogno che si avvera».
Pecco ricorda come arrivi nel Team Ducati dieci anni dopo la sfortunata esperienza del sup “maestro” Valentino Rossi. «Adesso è tutta un’altra cosa, la nostra moto permette di vincere ogni gara mentre la sua non era così. Valentino aveva già fatto un miracolo arrivando secondo a Misano. Ora il livello della Ducati è molto più alto. I ducatisti però sono molto nostalgici di piloti come Stoner e Capirossi. Avrò un ruolo molto importante e dovrò onorarlo». Contando sulla crescita mostrata in questi mesi. «La Pramac e VR46 mi hanno aiutato molto a non buttarmi giù dopo una stagione difficile come quella passata. Ho capito che la testa fa la differenza. L’anno scorso bastava poco per abbattermi, ora cerco di essere sempre positivo». La festa per l’annuncio? «Vincere una gara prima della fine della stagione. Io e la Pramac ce lo meritiamo». Magari già fra due domenica a Le Mans.