MotoGP: Dovizioso e Rossi dicono addio al Mondiale
Dovizioso e Rossi a terra devono dire addio al Mondiale di MotoGP. Il forlivese Dovizioso si vede scappare dalle mani l’agognato primo titolo nella top class al quale finora s’è aggrappato con la caparbietà più che con la velocità , così come il Dottore vede infrangersi le ultime speranze di rimonta per l’altrettanto agognato decimo proprio nella domenica che certifica la sua ritrovata di velocità , ma che alla fine vede il ritorno al successo di Franco Quartararo, che si riprendere in mano il campionato.
Sono le due grandi delusioni del GP di Catalunya a Barcellona, ottavo atto di questo strano Mondale delle due ruote che lascia senza parole Dovizioso, buttato giù alla seconda curva da Johann Zarco, caduto per evitare di centrare Danilo Petrucci. Un patatrac tutto Ducati. «Quello che è successo ti taglia le gambe, ci rimani davvero male, però alla fine non punto il dito su nesso – afferma il forlivese, che un anno fa a Barcellona è stato buttato giù come un birillo da Jorge Lorenzo e che si conferma un signore -. Zarco è venuto a parlare con me. Ha fatto un errore perché si è preso paura ed è caduto. Non abbiamo discusso perché non si discute per cadute così». Intanto però la vetta del Mondiale è persa e da +1, Andrea precipita a -24. «A parte i punti persi qui e la costanza che è sempre importante, ci manca velocità . Quest’anno competitivi lo siamo stati poco. Faccio fatica a pensare positivo, perché chi è davanti a me è più costante e più veloce. Sulla carta è difficile, ma non impossibile. Dobbiamo continuare a crederci e a lavorare».
Non ha più speranze di classifica invece Valentino, che al 16° giro, quando è secondo alla portata di Quartararo, colleziona la seconda caduta consecutiva che lo toglie del tutto dai giochi (11° a -50). «Era una grande occasione: fino a lì avevo fatto tutto molto bene. Il podio era sicuro e potevo anche vincere, perché Quartararo nel finale ha rallentato tanto. Mi sono fatto ingolosire perché ero veloce, è stato un grande errore» racconta sconsolato come poche volte Rossi. «Per non buttarmi giù dal terrazzo devo pensare che ho fatto un buon fine settimana e me la stavo giocando. Il campionato è chiuso, ma l’aspetto positivo è che ci sono le basi per essere veloci fino al termine del campionato, posso andare forte su tutte le piste».
A consolarlo la vittoria, la terza stagionale, del fratello Luca Marini in Moto2. «Diciamo che il suo successo mi aiuta a digerire il mio errore: Luca è stato impressionante, come una macchina. Non ha fatto nessun errore, uno stile incredibile. Gli faccio i complimenti. Speriamo che non venga in MotoGP, altrimenti ci sarà un altro pilota difficile da battere…».