MotoGP a Misano, Valentino Rossi rilancia sul futuro
«So che il mio ritiro sarebbe una grossa notizia e che scriverlo attira tanti clic, ma la situazione non è cambiata: io continuerò a correre anche l’anno prossimo». Valentino Rossi chiude la questione delle voci di un suo addio, con Andrea Dovizioso pronto per andare al suo posto in Petronas. L’unica verità è che con la Yamaha manca ancora l’accordo sui dettagli del passaggio dalla Casa madre e del team malese, ma il Dottore non ha fretta. «Dobbiamo definire qualche elemento, ma siamo molto vicini alla firma. Forse potremmo fare un annuncio fra due settimane a Barcellona».
La priorità di Valentino è questo Mondiale. Un campionato apertissimo sul quale incideranno molto queste due gare consecutive a Misano, la pista di casa per lui e favorevole per la M1.Altro che paura dopo la morta vista in faccia in Austria, dotto forma delle moto-proiettile di Johann Zarco e Franco Morbidelli. «La mia unica paura è di non essere veloci come successo in Austria» sorride Rossi, che per altro è uscito dal doppio appuntamento sul Red Bull ring come il pilota Yamaha che ha raccolto più punti. E per questo non si nasconde e conferma di credere nel decimo Mondiale. «E’ tutto molto aperto – afferma il Dottore -. Sono solo 25 punti dietro a Quartararo, ma appena settimo. Ci sono tanti piloti molto vicini, però con questi numeri tutto è possibile. E credo che questo campionato che riserverà tante sorprese fino alla fine e che possa rimanere aperto fino all’ultima gara per più di un pilota».
Anche perché qui si apre un vero tour de force, con 9 gare in 11 settimane. «Saremo molto impegnati, ma saremo sempre in Europa, il che semplifica molto le cose. Con tante gare ravvicinate bisogna stare molto attenti ed avere anche un po’ di fortuna». Senza contare la variabile Covid-19, come insegna il caso di Jorge Martin. Di sicuro queste due gare saranno fondamentali. E Valentino avrà anche il vantaggio di avere tutto (il poco) pubblico a suo favore. «Correre a Misano è sempre un’emozione speciale. Abito qui vicino e sono cresciuto dentro a questa pista, anche se poi è cambiata tanto. Sarà speciale poi anche perché ci sarà anche un po’ di pubblico per la prima volta in questa stagione. E’ un piccola passo avanti, ma certamente nella direzione giusta per tornare alla normalità . Si spera il prima possibile».
Poi c’è la questione competitività della M1. «Veniamo dall’Austria, dove per noi le cose sono state difficili – ribadisce Rossi -, ma qui possiamo essere più competitivi, perché l’anno scorso le Yamaha sono andate bene. Dovremo lottare per il podio e per le posizioni che contano».