Maltempo: trovato un nuovo cadavere in Liguria
Un altro cadavere trovato in mare a Sanremo. Dovrebbe trattarsi di un’altra vittima del maltempo che ha flagellato le Alpi Marittime sul versante francese. In Liguria non ci sono dispersi. Il corpo è affiorato tra gli scogli in località La Vesca, sotto la pista ciclabile, nel comune di Sanremo. Si tratta del sesto cadavere trovato nel ponente ligure. Tre sono stati trovati in mare a Sanremo, uno a Santo Stefano al Mare, uno a Ventimiglia e uno nel fiume Roya a Ventimiglia. Sono tutti uomini. Qualche ora prima il corpo di una donna era stato trovato in mare a Imperia, ma è stato poi accertato che si trattava di un suicidio.
Gli investigatori stanno valutando la possibilità di ricorrere all’esame del dna per identificare le cinque vittime: quattro delle quali recuperate in mare (a Ventimiglia, Sanremo e Santo Stefano) e una quinta sul greto del fiume Roya, in frazione Trucco, a Ventimiglia. Si ritiene che i corpi possano appartenere ad alcuni dei dispersi francesi a seguito del maltempo. Sui corpi non ci sono segni di riconoscimento che possano aiutare l’identificazione. Le salme sono custodite nella camera mortuaria a Sanremo, a disposizione dell’autorità giudiziaria e per eventuali riconoscimenti. Un bilancio definitivo dei dispersi non c’è ancora, ma la maggior parte riguarda la val Roya e la zona di Nizza. E’ stato anche istituito un gruppo Facebook per postare notizie riguardanti persone scomparse dopo l’ondata di maltempo.
«La violenta ondata di maltempo che ha colpito nelle ultime ore le regioni del Nord ha causato ingenti danni. Abbiamo interi territori martoriati, tanti comuni del Piemonte e della Liguria in gravi difficoltà , e ancora una volta paghiamo un conto durissimo in termini di vite umane perse» ha scritto su Fb il premier Giuseppe Conte, sottolineando: «Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti di questo terribile weekend e con i ministri siamo rimasti in stretto contatto per garantire il massimo sostegno alle autorità locali. Già dalle prossime ore avvieremo una prima ricognizione, in stretto raccordo con la Protezione civile e le regioni, al fine di dare pronta e tempestiva risposta alle richieste dei territori danneggiati».