L'Uzbekistan e le sue meraviglie I SubitoNews

L’Uzbekistan e le sue meraviglie

L’Uzbekistan e le sue meraviglie

L’Uzbekistan e le sue meraviglie meritano un viaggio: è una terra accogliente e calorosa ricca di storia e conosciuta ai più per le sue leggende. In circa otto giorni è possibile scoprire l’Uzbekistan attraverso i luoghi che ne custodiscono i gioielli e dove il tempo sembra essersi fermato.

L’Uzbekistan, ex repubblica sovietica

L’Uzbekistan è un’ex repubblica sovietica dell’Asia Centrale: ha ottenuto l’indipendenza nel 1991 e nel 2016 è uscito dal regime di Islom Karimov. Ora è governato da Shavkat Mirziyovev, che ha intrapreso politiche economiche di apertura agli investimenti sovietici.

I luoghi legati alla Via della Seta

L’Uzbekistan è noto per le sue moschee, i mausolei, le scuole coraniche e i luoghi legati alla Via della Seta, l’antica rotta commerciale che collegava la Cina al Mar Mediterraneo. Samarcanda, la città più importante lungo il percorso e la più nota, è una città celestiale, famosa per i suoi tessuti blu tinti con la Isatis tinctoria, una pianta locale. Fra i suoi gioielli c’è il Registan, importante esempio di architettura islamica con la piazza delimitata da tre scuole religiose decorate con ricchi mosaici risalenti ai secoli XV – XVII.

È noto per le moschee, i mausolei e i luoghi legati alla Via della Seta, l’antica rotta commerciale che collegava la Cina al Mar Mediterraneo. Samarcanda, la città più importante lungo la Via, ospita un importante esempio di architettura islamica: il Registan, una piazza delimitata da tre scuole religiose decorate con ricchi mosaici e risalenti ai secoli XV-XVII.

E poi la leggendaria Khiva, primo sito uzbeko iscritto nel Patrimonio dell’Umanità, nota come piccola fortezza e centro commerciale sulla via della Seta, oltre che come mercato degli schiavi. Senza mancare di perdersi nei vicoli di Bukhara, soprannominata “la città sacra e la nobile” per il numero di monumenti architettonici superiori a Samarcanda, di inestimabile valore artistico e culturale, tutti Patrimonio Unesco.

La cucina uzbeka

La cucina uzbeka, poco conosciuta, è ricca di specialità che sarà difficile non apprezzare: si ispira alla cucina iraniana e turca, con piatti sofisticati e variegati. Fra i più caratteristici, c’è il plov che addirittura risalirebbe ad Alessandro Magno: un riso pilav cucinato in centinaia di modi a seconda degli ingredienti che si aggiungono, dalle verdure alla carne, carote, spezie aromatiche, mele cotogne, uva sultanina. I manty sono involtini di pasta ripieni di montone e cipolla. Senza dimenticare il “non” è il classico pane uzbeko, che secondo la leggenda nell’antichità era la moneta con cui venivano ripagati i minatori e assieme al plov veniva consigliato per curare le malattie debilitanti. Si tratta di un pane basso e sottile ricoperto da semi di sesamo o di papavero cotto nei forni di argilla.