L’ultima di Trump: «Il primato americano nei contagi? Un onore»
Donald Trump continua a tuonare contro la Cina per la pandemia da Coronavirus, che sta ormai raggiungendo i 5 milioni di casi. «L’incompetenza di Pechino ha provocato una strage in tutto il mondo» tuona il presidente degli Stati Uniti. Paese che si conferma quello più colpito dal Covid-19. Un triste primato che non sembra però preoccupare Trump. Anzi. «Lo considero un distintivo d’onore – afferma l’inquilino della Casa Bianca che a fine anno dovrà affrontare le nuote elezioni presidenziali -. In un certo senso come una buona cosa, perché significa che i nostri test sono migliori».
Trump, criticato per le sue uscite, compresa la rivelazione di assumere ogni giorno l’idrossiclorochina per prevenire il Covid-19, ne ha però anche per Nancy Pelosi, la speaker democratica della Camera che aveva tentato la strada dell’Impeachment contro di lui e che viene definita una «donna malata» con «problemi mentali».
Insomma, la ricerca delle normalità è ancora normalità . In Russia e Brasile i nuovi casi di Covid-19 continuano ad aumentare vertiginosamente. Nello stato sudamericano in 24 ore sono stati registrati oltre mille morti per un totale di quasi 18mila vittime e oltre 270mila contagiati. A detenere il record negativo per tasso di mortalità è però la Svezia, il Paese finito nell’occhio del ciclone per aver adottato le misure di contenimento più morbide in tutta Europa. La Svezia ha infatti registrato 6,08 decessi per milione di abitanti al giorno tra il 13 maggio e il 20 maggio, il tasso più alto rilevato nell’ultima settimana, al di sopra anche di Regno Unito, Belgio e Stati Uniti che restano però in testa se si considera l’intero periodo, dall’inizio della pandemia. Il programma delle riaperture però non sembra subite rallentamenti. Sono partiti gli accordi bilaterali per la riapertura delle frontiere tra Paesi con la stessa situazione epidemiologica, mentre la Grecia ha già fissato una data per la partenza della stagione turistica: dal 15 giugno riapriranno gli hotel stagionali e dal 1 luglio i voli internazionali.