Logista chiude a Bologna, lavoratori licenziati via WhatsApp
Altro caso spiacevole dopo lo sblocco dei licenziamenti. Dopo la multinazionale britannica Gkn che ha informato via mail i suoi oltre 400 dipendenti del licenziamento, è toccato a Logista che chiude a Bologna. La multinazionale monopolista nella distribuzione del tabacco, leader dell’Europa meridionale, da oggi chiude i battenti nel sito emiliano. La beffa è arrivata per i suoi dipendenti via WhatsApp, appena 36 ore prima. Il testo del messaggio era: “Da lunedì 2 agosto lei sarà dispensato dall’attività lavorativa. Cordiali Saluti”. L’intenzione dell’azienda è quella di delocalizzare l’attività a Tortona ed Anagni, dove il costo del lavoro è più basso e le condizioni dei lavoratori favoriscono l’impresa. Infatti, pare che Logista si sia stufata delle condizioni imposte dai sindacati dal 2013 a questa parte.
Logista chiude a Bologna, la situazione attuale
Il sindacato Si Cobas ha fatto sapere che a perdere il proprio posto di lavoro sono novanta persone in totale, tra addetti al magazzino, alla vigilanza e alle pulizie. Tra l’altro, molti di loro attualmente erano in ferie e hanno ricevuto la triste notizia nell’arco dei loro giorni di riposo. Durante la pandemia, il lavoro non si era mai fermato, visto che i tabacchi venivano considerati attività essenziale, e quindi la chiusura dello stabilimento sfrutta una crisi generale che però non ha subito direttamente. Persino quando all’interno dei capannoni è scoppiato un focolaio di Covid, l’azienda non si è fermata nemmeno per un giorno. Da domani partirà la protesta degli ormai ex dipendenti. Infatti si troveranno e rimarranno in presidio all’Interporto di Bologna.