Le Olimpiadi di Tokyo e il boom italiano del karate
La paura del Coronavirus continua ad aleggiare anche sulle Olimpiadi di Tokyo 2020, ma non ferma i sogni, specie di chi può partecipare per la prima volta alle gare a cinque cerchi. Come il karate, disciplina orientale di arti marziali che dovrebbe esordire proprio quest’estate nel programma dei Giochi giapponesi. Dove è nata, insomma. Da argomento di film cult (dalla saga di Bruce Lee in poi) a sport e ora protagonista di un inatteso boom anche in Italia. Merito della storica qualificazione di Viviana Bottaro, 32enne genovese, vicecampionessa mondiale a squadre nel 2012 e campionessa europea 2014, promossa grazie al ranking mondiale con tre gare di anticipo.
<Sento di aver conquistato qualcosa di grande in cui credevo. Aspettavo questo giorno da anni e finalmente è arrivato. Le aspettative su di me sono alte lo so, ma mi sento in grado di fare grandi cose> le sue parole alla notizia della conquista del pass per Tokyo 2020.
Ma Viviana potrebbe creare presti proseliti. Parliamo di Sara Cardini, 33enne veneta di Conegliano, gi campionessa europea e del mondo nella categoria fino a 55 kg, ma a lungo infortunata (ginocchio). <Fortunatamente ho recuperato alla grande e mi sento molto bene – racconta mentre prepara la tappa di qualificazione prevista a fine maggio a Parigi -. Il percorso è lungo, ma credo al sogno olimpico insieme a tutto il team, siamo molto fieri del nostro lavoro e del nostro operato, quindi andiamo dritti su Tokyo. Sono quattro anni che sto lavorando duramente, e quindi non posso che essere ottimista. Voglio andare a Tokyo, ma non solo. Voglio andarci per ottenere il massimo alle Olimpiadi>. Tenere in alto la bandiera italiana. <Fare la prima Olimpiade in Giappone è il massimo. Speriamo di mostrare il karate italiano in grande stile dove con il karate ci fanno colazione, pranzo e cena. Noi però abbiamo una buonissima scuola ed andiamo fieri di mostrare il nostro>.