Le nuove regole sui liquidi per chi prende l’aereo

Le nuove regole sui liquidi per chi prende l’aereo

Si possono portare fino a due litri nel bagaglio a mano, ma solo se l’aeroporto usa gli scanner di nuova generazione

Gli scanner di nuova generazione per le regole sui liquidi in aereo

La Commissione Europea ha acconsentito al trasporto di maggiori quantità di liquidi nei bagagli a mano per chi viaggia in aereo, fino a 2 litri, ma solo se si parte da un aeroporto che utilizza gli scanner di nuova generazione (“EDS C3”) più efficaci nella rilevazione di eventuali sostanze pericolose come gli esplosivi. Ai controlli di sicurezza equipaggiati con questi sistemi non sarà inoltre più necessario estrarre i contenitori di liquidi dal bagaglio a mano, semplificando e rendendo più veloci le attività di controllo.

Come sa bene chi ha preso un volo negli ultimi anni, da tempo il trasporto di liquidi nel bagaglio a mano era consentito solo in contenitori da massimo 100 millilitri per un totale di un litro, da conservare all’interno di una busta trasparente che doveva essere estratta durante i controlli. Lo scopo era di ridurre il rischio che qualcuno trasportasse a bordo degli aerei sostanze pericolose, a cominciare dagli esplosivi. La norma aveva ricevuto nel tempo diverse critiche e fatto sollevare perplessità sulla sua utilità, soprattutto a fronte di controlli spesso poco efficaci.

Negli ultimi anni l’introduzione di nuovi scanner che riescono a rilevare la presenza di sostanze pericolose aveva dato l’opportunità di ripensare le regole, ma c’erano state alcune difficoltà nel coordinare la gestione dei nuovi sistemi. Nonostante diversi aeroporti fossero dotati dei nuovi scanner, la scorsa estate la Commissione Europea aveva sospeso l’impiego di quei sistemi per controllare i liquidi lasciandoli nel bagaglio a mano, chiedendo che fossero estratti ai controlli come si era sempre fatto.

Anche su pressione delle società che gestiscono alcuni dei più importanti aeroporti europei, la Commissione aveva in seguito consultato l’European Civil Aviation Conference (ACAC), l’ente intergovernativo che si occupa di coordinare la sicurezza nei trasporti aerei in Europa. A giugno l’ECAC aveva infine indicato le procedure da seguire per l’utilizzo dei nuovi scanner, per i quali deve essere chiesta una certificazione da parte dei produttori prima della loro installazione negli aeroporti.

Il Corriere della Sera aveva anticipato la notizia nei giorni scorsi e venerdì l’introduzione delle nuove regole è stata confermata da Aeroporti di Roma (ADR), la società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino. ADR ha scritto in un comunicato che: «Sarà consentito trasportare LAGs (liquidi, aerosol e gel) in contenitori fino a 2 litri per singolo contenitore, mantenendoli all’interno del bagaglio a mano durante le operazioni di controllo». I contenitori con capacità superiore ai 2 litri potranno essere trasportati nel bagaglio a mano solo se sono vuoti, altrimenti dovranno essere imbarcati nel bagaglio che viene ritirato al check-in per essere tenuto nella stiva dell’aereo.

Le nuove norme valgono solamente per gli aeroporti dotati di scanner di nuova generazione, per ora pochi, mentre per quelli con i macchinari tradizionali continueranno a valere le regole di prima. Questo significa che un viaggiatore potrebbe imbarcarsi all’andata in un aeroporto che consente di tenere i liquidi nel bagaglio a mano fino a 2 litri, mentre al ritorno potrebbe partire da un aeroporto che richiede il controllo e impone il limite di un litro in contenitori separati da 100 millilitri. Per le destinazioni al di fuori dell’Unione Europea le regole potrebbero rimanere quelle solite, come nel caso dei voli diretti verso gli Stati Uniti e Israele.

Attualmente in Italia gli scanner di nuova generazione sono impiegati a Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Linate, Milano Malpensa, Torino e Bologna. Iniziano a essere diffusi anche in altri paesi come Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia.