L’attività fisica riduce l’appetito
Gli studi dimostrano che l’attività fisica fa perdere peso e riduce l’appetito: più ci si muove, meno si mangia. Nell’ultimo decennio infatti molti studiosi hanno rilevato come l’attività fisica aerobica (la corsa, il nuoto, la bici, il tennis, la pallavolo, il calcio) metta in moto gli ormoni e le molecole del cervello che tolgono la fame.
L’attività fisica toglie la fame
Gli scienziati sostengono che l’attività fisica riduce l’appetito agendo su due ormoni intestinali coinvolti nel controllo degli stimoli dell’appetito: lo sport riduce infatti i livelli della grelina e aumenta i livelli del peptide YY. La grelina è volta a stimolare l’appetito, il peptide YY è legato alla sensazione di sazietà. Inoltre l’aminoacido Lac – Phe, una molecola che esercita un’azione sui centri di controllo dell’appetito situati nell’ipotalamo, contribuisce a togliere la fame dopo l’attività fisica aerobica.
L’attività fisica riduce appetito e peso
Lo sport dunque agisce sulla salute in due direzioni: oltre a ridurre l’appetito contribuisce anche, come è ben noto, a far perdere peso. Se si è sovrappeso, accanto a una dieta ipocalorica è necessario svolgere un’attività fisica aerobica unita a un allenamento mirato allo sviluppo della resistenza come quella che si pratica in palestra, con l’utilizzo di pesi, elastici ed esercizi a corpo libero.
L’attività fisica allunga la vita
Un’attività fisica costante e moderata è anche elisir di lunga vita: con appena 60 minuti di attività a settimana le persone sedentarie possono ottenere dei benefici per la propria salute. Muoversi di più o interrompere anche solo per qualche minuto i periodi nei quali si sta seduti è salutare. Anche le semplici attività quotidiane che implicano un movimento possono apportare benefici: salire e scendere le scale, fare lavori domestici o di giardinaggio, camminare anziché far uso dell’automobile. Secondo gli scienziati, infatti, un’attività sportiva aerobica aumenta la sopravvivenza, riduce lo sviluppo di malattie cardiovascolari, metaboliche e i tumori.