L’allarme di Confesercenti: le agenzie di viaggio hanno già perso il 60% del fatturato annuale
Le agenzie di viaggio sono state messe in ginocchio dallo stop imposto al turismo dalla pandemia da Coronavirus. Tra cancellazioni e mancanza di nuove prenotazioni hanno già perso circa il 60% del fatturato annuale e non si vedono ancora segnali di recupero. A stimarlo è Assoviaggi Confesercenti. Per far fronte al crollo del turismo, l’associazione ha già chiesto e ottenuto dal Governo alcuni importanti interventi di sostegno per le imprese, a partire dalla dichiarazione dello stato di crisi del settore fino all’estensione della cassa integrazione anche per le attività fino a cinque dipendenti, oltre a interventi sul credito, moratoria di finanziamenti e mutui e l’introduzione dei voucher per i rimborsi, al fine di evitare il default del sistema turismo.
«Strumenti utili per limitare i danni immediati, ma che sono insufficienti ad affrontare l’aggravamento della crisi dovuto al dilagare globale della pandemia, che ha bloccato il mercato turistico internazionale» afferma però un comunicato di Assoviaggi. «Per le agenzie di viaggio la cosiddetta “fase 2”, che sia tra una settimana o un mese, rischia comunque di essere solo un miraggio – sostiene il presidente Gianni Rebecchi -. Anche se si dovesse procedere ad una graduale riapertura delle attività, il blocco imposto in molti Paesi ai viaggiatori italiani e i limiti di spostamento che probabilmente rimarranno in Italia di fatto ipotecheranno tutto il 2020. Per questo serve subito di più. Occorre anche cancellare imposte, contributi e tasse locali per il 2020 e ridurle del 50% per il 2021. Soprattutto, serve un fondo di emergenza per il turismo. Ci sono centinaia di imprese a rischio».