L’addio al grande Maestro Morricone: il suo necrologio e i funerali privati
Su tutti i giornali è comparso questo necrologio, scritto di suo pugno: «Io Ennio Morricone sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti». Il celebre compositore, due volte premio Oscar che con le sue colonne sonore ha accompagnato e contribuito a dare forma al cinema moderno, si è spento a 91 anni in una clinica romana dove era stato ricoverato a seguito di una caduta. L’annuncio vero e proprio è stato dalla famiglia, che ha annunciato funerali in forma privata «nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza».
Morricone, autore di colonne sonore per più di 500 film e serie tv oltre che opere di musica contemporanea, era nato a Roma il 10 novembre del 1928 e aveva studiato al Conservatorio di Santa Cecilia. Il maestro ha vinto tre Grammy Awards, quattro Golden Globe, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards e un Leone d’Oro alla carriera. E nel 2016 è entrato nella Hollywood Walk of Fame: il 26 febbraio gli è stata attribuita la stella numero 2.574.
In una giornata di cordoglio, non sono mancate le iniziative per rendergli omaggio, come quella della sindaca di Roma, Virginia Raggi, di intitolare a lui l’Auditorium Parco della Musica. Inoltre, l’ultimo brano da lui composto dal titolo “Tante pietre a ricordare”, in memoria delle vittime del crollo del viadotto di Genova, sarà eseguito la sera prima dell’inaugurazione del nuovo ponte progettato da Renzo Piano, per il concerto dell’orchestra del teatro Carlo Felice.
Innumerevoli i messaggi di saluto arrivati dal mondo del cinema, della cultura, dello spettacolo e della musica. Tra gli interpreti ad avergli reso omaggio ci sono Claudio Baglioni, Patty Bravo, Roberto Bolle, Biagio Antonacci, Laura Pausini, Noemi, Gianni Morandi, Paola Turci fino all’attore hollywoodiano Russel Crowe e Antonio Banderas.