La riapertura dopo il lockdown? Arriva la stangata su caffè e messa in piega
L’attesa crisi per l’emergenza da Coronavirus? Le tasche degli italiani si svuotano anche perché l’attesissima riapertura ha portato una vera e propria stangata di prezzi che peserà sull’inflazione. Un vero e proprio caffè amaro, quello che abbiamo trovato appena si sono rialzate le saracinesche di molte attività commerciali. Specie bar e ristoranti.
«Stiamo ricevendo decine di segnalazioni sugli incrementi dei listini» ha denunciato il Codacons. In testa alla classifica dei rincari caffè e cappuccini: al centro di Milano, dove il prezzo medio di un espresso è 1,30 euro, si è arrivati fino a 2 euro (+53,8%); a Roma fino a 1,5 euro (+36,3%); a Firenze fino a 1,7 euro (+21,5%). I rialzi riguardano anche i parrucchieri, che hanno aumentato il proprio listino prezzi per shampoo, messa in piega, taglio e altri trattamenti. «In base ai costi medi nelle grandi città – fa sapere l’associazione dei consumatori -, il prezzo di un taglio passa da una media 20 a 25 euro (+25%), ma con punte che arrivano al +66%, dove secondo una segnalazione a Milano il taglio donna in un salone è passato da 15 a 25 euro».
Aumenti che pesano sul portafoglio degli italiani, già alleggerito dal rialzo dei prodotti alimentari. Secondo Federconsumatori «fino a +35% rispetto ai normali prezzi applicati in stagione». Coldiretti, sulla base dei dati preliminari Istat di aprile, stila anche la classifica della top 10 dei rincari: frutta +8,4%, verdura +5%, pesce surgelato +4,2%, latte +4,1%, pasta +3,7%, salumi +3,4%, acqua +2,6%, burro e piatti pronti +2,5%, formaggi e zucchero +2,4%.