Pellegrini: «Il calcio deve ripartire, ma gli altri sport?» | SubitoNews

La provocazione della Pellegrini: «Il calcio deve ripartire, ma gli altri sport?»

La provocazione della Pellegrini: «Il calcio deve ripartire, ma gli altri sport?»


Federica Pellegrini continua a far parlare e discutere, ad essere leader anche “sindacale” dei cosiddetti sport minori. Che poi non lo sono. Così, dopo la polemica innescata dalle sue parole contro il calcio, che continua ad essere privilegiato anche nella Pandemia, la Divina del nuoto ha ribadito: «Sappiamo perché si parla soprattutto del calcio in questo momento di emergenza: ci sono tanti interessi dietro ed è lo sport più importante d’Italia. La mia era una provocazione: il calcio deve ripartire, ma gli altri sport?».

Ai microfoni di Retesport, Radio Roma Capitale e Radio Sei la Pellegrini è torna così a chiedere attenzione per tutti gli sport nel momento in cui prosegue il dibattuto sull’opportunità o meno della ripresa del campionato di calcio, bloccato dall’emergenza Coronavirus come del resto tutta l’attività nel Paese. «Io mi sento un po’ la portavoce degli altri sport – ha dichiarato la nuotatrice veneta -. In questo momento siamo tutti fermi, dalle discipline individuali agli sport di squadra: per noi più che tornare a gareggiare sarebbe invece importantissimo tornare ad allenarsi. E per il nuoto sicuramente è più semplice farlo. Stare fuori dall’acqua per tanto tempo è dura: dopo un mese e mezzo cerchiamo di mantenere il fiato in ogni modo, anche correndo attorno al tavolo. Io ho provato a fare due vasche su e giù nel letto per allenarmi, ma non è molto comodo…».

La Pellegrini quindi si è soffermata sui suoi appuntamenti agonistici dopo il rinvio di una anno delle Olimpiadi. «In questo momento non sto pensando agli Europei di fine agosto a Budapest – ha spiegato l’azzurra -. Dalle notizie che ci arrivano spostarsi dall’Italia sarà complicato. Una gara nel nostro Paese a fine agosto invece sarebbe sicuramente un aiuto importante. I Giochi di Tokyo? Alla mia età rincorrere una quinta Olimpiade che si sposta di un anno in avanti è più difficile. Ad agosto compirò 32 anni e per il nuoto è un’età avanzata: spero che la mia condizione fisica non cambi nei prossimi mesi per poter andare a Tokyo».