La federazione riprende in mano il pianeta calcio, club sconfitti

La federazione riprende in mano il pianeta calcio, club sconfitti

Lega Serie A sconfitta, la Federcalcio detta le regole della ripartenza dopo l’emergenza da Coronavirus: niente playoff e playout ma soprattutto niente blocco delle retrocessioni e delle promozioni in caso di mancata conclusione delle 38 giornate di campionato, così come proposto dai club. A larghissima maggioranza (18 voti a 3) ha vinto la linea del presidente Gabriele Gravina, che in caso di sospensione definitiva del torneo che riprenderà il 20 giugno prevede decisioni in base a un algoritmo che terrà conto di diversi fattori. «Io vincitore sulla Lega di A? No, ha vinto il calcio in termini di coerenza – le parole del n.1 della Figc -. C’erano dei principi a cui dovevamo ispirarci e ai quali peraltro anche i club del massimo campionato avevano chiesto di fare riferimento, a cominciare dal merito sportivo». A preoccupare i club è la quarantena obbligatoria per tutta la squadra se dovesse verificarsi una positività al Covid-19, un tema che vede ancora discussioni con il ministro dello sport Spadafora.

Il Consiglio federale Figc ha anche preso altre importanti decisioni: il calciomercato che si aprirà il primo settembre e si chiuderà il 5 ottobre (sessione invernale dal 4 al 31 gennaio 2021), confermato la chiusura della stagione della Serie C con la ratifica delle promozioni di Monza, Vicenza e Reggina (tutti nomi pensati e storici, con il primo che segna il ritorno di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani nel calcio che conta), mentre l’ultima squadra ammessa in B sarà decisa dai playoff. Retrocedono in D Gozzano, Rimini e Rieti, promosse in C le vincitrici dei nove gironi già interrotti, tra le quali anche il Palermo.