Ipertiroidismo, malattia comune nei gatti specie se anziani
L’ipertiroidismo si manifesta con vari sintomi tra i quali l’iperattività e la perdita di peso accompagnata dall’aumento dell’appetito.
La malattia
È una malattia ormonale determinata dall’iperattività della tiroide, che produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei. La malattia può essere diagnosticata in gatti di qualunque razza e sesso; l’età media alla diagnosi è superiore ai 7 anni e solo nel 5% dei casi colpisce gatti più giovani. Chiamata anche tireotossicosi, è causata da un aumento della produzione di ormoni T3 e T4 da parte della tiroide posizionata nel collo del gatto. Nella maggior parte dei casi, l’ingrossamento della ghiandola è causato dalla presenza di un tumore benigno e solo in casi rari è sintomo di un tumore maligno.
Ipertiroidismo, i sintomi
È difficile identificare la presenza di ipertiroidismo nel gatto senza una diagnosi accurata del veterinario. Infatti, ai primi stadi, i gatti colpiti da ipertiroidismo sviluppano una varietà di sintomi che possono anche passare inosservati. Con il passare del tempo e il progredire della malattia, i sintomi diventano più gravi ed evidenti. I sintomi principali sono: progressiva perdita di peso, vomito e diarrea; aumento della sete e quindi della produzione di urina, irrequietezza e iperattività. Altri segni dell’ipertiroidismo sono disidratazione con pelle secca e pelo arruffato, la magrezza e lo scadente stato del pelo, ispido e mal curato.
Diagnosi
Durante la visita dal veterinario si possono evidenziare segni clinici sospetti; ma per una corretta diagnosi è necessario eseguire gli esami del sangue e la misurazione degli ormoni tiroidei. Un probabile caso di ipertiroidismo viene diagnosticato attraverso diversi passaggi, tra i quali: palpazione del collo del gatto, per verificare l’ingrossamento della tiroide; controllo della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna e analisi del sangue e dei suoi componenti, tra i quali i livelli dell’ormone tiroideo. In linea di massima, quando le analisi evidenziano livelli elevati di ormone tiroideo T4, significa che abbiamo un caso di ipertiroidismo.
Ipertiroidismo, trattamento e prevenzione
Per controllare l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei il veterinario può ricorrere alla terapia medica con un farmaco antitiroideo o iodio radioattivo; oppure alla chirurgia con l’asportazione della tiroide malata (parziale o totale). La chirurgia è sconsigliata nei gatti che soffrono di problemi cardiaci e renali, perchè effettuata in anestesia totale. L’ipertiroidismo si sviluppa lentamente, con sintomi progressivi. E’ importante sottoporre il gatto anziano ad almeno due visite di controllo all’anno. Un check-up mediante esami di laboratorio permette di valutare il funzionamento degli organi principali (reni e fegato); lo stato degli elettroliti (sali minerali), delle cellule ematiche e del tasso degli ormoni tiroidei.