Instagram Kids, Facebook frena il progetto
Il mondo dei social network torna a far discutere. Dopo l’inchiesta portata avanti dalla testata americana Wall Street Journal sui danni causati da Instagram alle ragazze adolescenti e ai più giovani in generale, Facebook fa retromarcia. Infatti lo studio effettuato ha dimostrato che i canoni di bellezza imposti dal social portano ansia, depressione e a volte pensieri suicidi tra gli adolescenti. La prima reazione di Facebook, che è l’azienda madre di Instagram, è stata quella di cominciare a sviluppare una parte del social esclusivo per i più giovani: Instagram Kids. Ciò ha fatto infuriare i genitori e tutti quelli che si erano preoccupati del problema. Ma, come detto in precedenza, Facebook ci ha ripensato.
Instagram Kids, la dichiarazione di Adam Mosseri
Adam Mosseri, che è l’uomo a capo di Instagram, ha annunciato in un post il cambio di idea. “Pur sostenendo la necessità di sviluppare questa esperienza abbiamo deciso di mettere in pausa questo progetto. Questo ci darà il tempo di lavorare con genitori, esperti, responsabili politici e autorità di regolamentazione, per ascoltare le loro preoccupazioni e dimostrare il valore e l’importanza di questo progetto online per i giovani adolescenti di oggi” ha dichiarato. Quindi lo stop potrebbe essere solamente temporaneo.
L’inchiesta del Wall Street Journal
L’inchiesta del Wall Street Journal ha grandi meriti in questo stop dei lavori. Infatti, è riuscita a far arrivare dei documenti interni dell’azienda all’attenzione di tutti. E’ così che ha dimostrato che Facebook è ben consapevole dei danni che riesce a causare, ma li mette in secondo piano per non andare a minare il traffico sulla piattaforma e quindi i ricavi. Nella terza puntata dell’inchiesta del giornale americano viene analizzato il fatto che Facebook cavalchi l’onda della rabbia sociale per ottenere più traffico e maggiori introiti pubblicitari. La tesi è sempre supportata dai documenti privati dell’azienda che sono trapelati.