In radio arriva “Balla per me”, la sognata collaborazione di Tiziano Ferro con Jovanotti
L’attesa è finita: da venerdì 5 giugno è possibile ascoltare per radio “Balla per Me”, il nuovo estratto dall’album “Accetto Miracoli” di Tiziano Ferro. Si tratta di una canzone molto voluta da re del pop italiano, che per la prima volta si esibisce insieme a uno dei suoi idoli dichiarati: Jovanotti. Quello tra Tiziano Ferro e Lorenzo Cherubini è uno straordinario duetto di voci che si fondono alla perfezione su questa ballata dance uptempo.
«“Balla per me” è un mondo a parte – racconta Tiziano -. Era il 1987 quando comprai il mio primo disco italiano ed era di Jovanotti. Non sapevo nemmeno che si chiamasse Lorenzo, ma il mio sogno era quello di cantare con lui. Ora è successo e il risultato è una delle canzoni più di cuore dell’album. Credo sia percepibile tutto il desiderio e l’entusiasmo di quel ragazzino di sette anni, che sogna di cantare con il suo idolo e, sebbene non abbiamo mai avuto prima l’occasione di incrociare le nostre voci, in questo pezzo sembra che cantiamo insieme da sempre. Ho scritto il brano e l’ho fatto produrre a Timbaland, in maniera minimale ma molto energica, e poi lo abbiamo cantato d’istinto. È una canzone piena di vita, alla quale tengo moltissimo, e non smetterò mai di ringraziare Lorenzo per questo enorme regalo».
Parole che commuovono Jovanotti. «Fin dal primo momento che Tiziano mi ha fatto ascoltare “Balla per me”, mi si è stampato in testa il ritornello. É un pezzo che ha qualcosa di immediato e zero pippe, parla di vita vera su un battito che pulsa, ma presenta una complessità armonica e compositiva piuttosto inusuale oggi. Io sono arrivato per ultimo alla festa, invitato dal padrone di casa, ma mi sono divertito alla grande a infilarmici dentro. Per me è un onore essere in questa canzone con lui dopo tanti anni che ogni volta che ci siamo visti si finiva sempre per parlare di fare musica insieme. Lui è uno dei più grandi artisti che abbiamo, è quello che nell’ambiente si definisce un “killer”, uno di cui poi hanno buttato via lo stampo. In pochi anni ha piazzato un gran numero di pezzi memorabili ma non solo, ha pure ridefinito l’idea di musica popolare italiana portando in scena elementi classici misti a qualcosa di nuovissimo, di mai sentito prima dalle nostre parti».