Il giro del mondo con i film di Sean Connery
Rivedere i film di Sean Connery, l’icona sexy morto pochi giorni fa, celebre per aver dato vita e anima al cinema a James Bond, la spia creata dal romanziere Ian Fleming, ci dà l’occasione di fare un giro del mondo. Perché a segnare la saga non sono solo le Bond Girls, ma anche le location scelte.
Pensate ad “Agente 007. Thunderball, operazione tuono”, quarto film della serie girato nel 1965 alle Bahamas. L’attore scozzese si innamorò perdutamente dell’esotico arcipelago corallino nel mar dei Caraibi, comprando una casa per trascorrervi le vacanze e per rifugiarvisi dopo i suoi impegni cinematografici e nei momenti di pausa tra un torneo di golf e uno di bridge. Ed è anche il luogo dove se ne è andato, circondato dall’affetto dei suoi cari.
Sean Connery: le scene entrate nella storia
Ma ad entrare nella storia del cinema è stata anche la scena dell’incantevole spiaggia in Giamaica del primo film della serie, “Agente 007-Licenza di uccidere”. Girato nel 1962 con una bellissima Ursula Andress in bikini bianco che usciva dalle acque trasparenti di una spiaggia esotica dalla sabbia impalpabile. Si tratta di Ocho Ríos, dove la celebre spia James Bond cercava il rifugio segreto del Dottor No sull’isola misteriosa di Crab Cay. Da allora quella spiaggia, conosciuta come la James Bond Beach, è una delle attrazioni più richieste dai turisti che sbarcano sull’isola caraibica.
Il secondo film (“Agente 007-Dalla Russia con amore”, 1963) è ambientato a Istanbul, con magnifiche riprese nella basilica di Santa Sofia e una rissa nel vagone letto dell’esclusivo Orient-Express in viaggio verso Trieste. Il tutto proseguendo a Zagabria e in un albergo di grande charme a Venezia. Nel 1964, per il terzo film (“Agente 007-Missione Goldfinger”), si è andati negli Stati Uniti tra Miami e il Kentucky, a Ginevra e a Porto Rico. Con il quinto film (“Agente 007-Si vive solo due volte”, 1967) Bond-Connery va alla ricerca del nascondiglio della Spectre e arriva fino all’interno di un vulcano spento del Giappone, uno dei tanti dell’affascinante regione di Kyushu. Infine in “Una cascata di diamanti” (1971), l’ultimo della serie girato dall’attore scozzese, è ambientato nella sfavillante Las Vegas tra luci, casinò e mega alberghi, soprattutto l’avveniristico hotel The White House, sulle cui pareti Connery si arrampicava grazie a una pistola lancia-fune.
Ma la carriera di Sean Connery ci ha portato in altri posti. A Chicago con il poliziotto irlandese Jimmy Malone degli “Intoccabili”, un film del 1987 ambientato negli anni Trenta e girato tra l’Illinois e il Montana.
Per interpretare Guglielmo da Baskerville, il frate francescano de “In nome della rosa”, film del 1986 tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, Connery gira nella Sacra di san Michele, una suggestiva abbazia medievale costruita sulla cima del monte Pirchiriano, ad Avigliana, a una quarantina di chilometri da Torino. Lo stesso anno l’attore è stato anche Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez, maestro d’armi spagnolo di origine egiziana al servizio di molti sovrani e maestro di Connor MacLeod, il protagonista di “Highlander-L’ultimo immortale”, con scene girate in suggestivi paesaggi scozzesi tra le brughiere e i castelli delle Highlands.
In “Indiana Jones e l’ultima crociata” (1989), terzo capitolo della saga ideata da George Lucas e diretta da Steven Spielberg, Sean Connery interpretò l’eccentrico padre del famoso archeologo sempre alla ricerca del sacro Graal.
Location da urlo, dal castello di Brunwald tra Austria e Germania alla città turca di Alessandretta che nella realtà è El Khasneh, monumento simbolo di Petra, in Giordania. Nel 1992 Connery gira “Mato Grosso” in Messico, in una zona molto simile alla foresta amazzonica. Nel 1996 è del Gwynedd (Galles) e nel Buckinghamshire (Inghilterra) per interpretare re Artù nel film “Il primo cavaliere”.
“Entrapment” è girato a Londra, nel castello scozzese di Eilean Donan e alle torri Petronas di Kuala Lumpur. In “Scoprendo Forrester” (2000) infine si riconoscono Manhattan, Bronx e Brooklyn (New York), con alcune scene a Toronto.