I classici indimenticabili del cinema
I classici indimenticabili del cinema, i film imperdibili che non invecchiano mai, sono molti. E’ difficile stilare una classifica: restano sempre numerosi anche a seconda dei generi in cui potrebbero essere suddivisi. Tuttavia ce ne sono alcuni che davvero sono entrati di diritto nella memoria collettiva e che è quasi doveroso aver visto almeno una volta. Vediamo dunque alcuni di quelli veramente imperdibili fra anni ’50 e ’60.
I classici indimenticabili entrati nella storia
Ci sono alcuni film che sono entrati nella storia del cinema: addirittura agli anni ’40/’50 appartengono classici indimenticabili come Quarto Potere di Orson Wells (1941) e Casablanca di Michael Curtiz (1942), considerati vere e proprie pietre miliari del cinema. Quarto Potere ha rappresentato l’esordio alla regia di Orson Wells, che nel film interpreta anche il protagonista: il magnate della carta stampata Charles Foster Kane, che a fine carriera muore abbandonato da tutti.
La modernità della pellicola, che ne fa un film sempre attuale, sta nella struttura a incastro basata sul racconto della sua vita da parte di cinque persone che lo conoscevano molto bene. Una regola che rompe gli schemi del cinema classico. Anche Casablanca è diventato negli anni un’icona della cinematografia che ha ispirato i registi di mezzo mondo. Il protagonista Rick Blaine, interpretato da Humphrey Bogart, vive a Casablanca mentre in Europa comincia a imperversare il nazismo.
L’arrivo di una donna di cui è ancora innamorato (Ingrid Bergman) e un fervore politico rinnovato risvegliano in lui sentimenti e impegno. Celebri alcune scene come quella del pianista Sam che suona As time goes by. Il film, del 1942, si guadagnò ben tre Oscar. Al 1950 risale invece il Viale del tramonto, per la regia di Billy Wilder: Joe Gillis, interpretato da William Holden, è uno sceneggiatore squattrinato che si rifugia in una grande villa insieme a una vecchia gloria del cinema interpretata da Gloria Swanson, con la quale dcide di scrivere un nuovo film da presentare a Cecil DeMille. La novità della struttura, che verrà ripresa più volte in futuro, sta nel fatto che a narrare la storia è la voce di un morto, per cui viene raccontata attraverso flashback.
Il classico italiano
Alla storia del cinema per i classici indimenticabili appartiene anche il film del regista italiano Mario Monicelli I soliti ignoti: si tratta di un film che inaugura una delle più grandi stagioni del cinema italiano attraverso la commedia all’italiana. Il film, con ironia graffiante, racconta una Roma proletaria che ha per protagonisti poveracci e truffatori. Una carrellata di attori eccezionali (Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Claudia Cardinale, Totò) e una sceneggiatura firmata da Age, Scarpelli, Suso Cecchi D’Amico, ne hanno fatto un vero e proprio capolavoro.
I classici indimenticabili degli anni ’60
Alfred Hitchcock, Federico Fellini e Ingmar Bergman, tre miti del cinema degli anni ’60: al primo si deve Psyco (1960), una miscela di paura, suspense e sorpresa. Indimenticabile la scena della doccia che resta impressa per sempre nella mente dello spettatore: Janet Leight e Anthony Perkins per un colpo di scena dopo l’altro che consacrano Hitchcock a maestro del brivido in uno dei suoi film più ricchi di suspense. Tre piani di immaginazione (realtà, ricordi e immaginazione) per Otto e mezzo di Federico Fellini, la storia di un regista che deve fare un film ma ha perso l’ispirazione.
Con Persona, che racconta la storia di un’attrice teatrale impersonata da Liv Ullmann che viene ricoverata in ospedale in un mutismo assoluto, Ingmar Bergman offre al pubblico l’opera più sperimentale che ha fatto scuola negli anni a venire. Al ’69, infine, appartiene 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, l’opera che trasporta dal passato remoto al futuro prossimo, capace di portare la fantascienza a un livello altissimo.
