Greenscreen, guida su come si usa e a cosa serve
Greenscreen, guida su come si usa e a cosa serve
Greenscreen, mito o realtà concreta? Si sono posti in tanti questa domanda, ma ad oggi la risposta tarda parecchio ad arrivare. Ciò che conta sapere quando si parla di greenscreen, è che viene usato anche in ambito professionistico per quanto concerne film, videogiochi e chi più ne ha più ne metta. La moltitudine di settori citati, fa dunque presagire che le modalità di utilizzo siano varie e altrettanto numerose.
Ma ciò che risultava essere ancora più clamoroso, è come uno strumento inventato praticamente oltre un ventennio fa, sia ancora oggi in voga nella maggior parte dei settori che sono stati citati in precedenza. Questo è sicuramente un punto che depone del tutto a favore di coloro che ricorrono a queste tecniche. Dal momento in cui si parla, con l’eccezione totalmente positiva di chi utilizza il greenscreen nel mondo del cinema.
Il mondo del cinema, infatti, è forse uno degli esempi più validi quando si parla di queste tematiche. La maggior parte di coloro che si avvicinano a questo mondo riescono a percepire il sentore degli effetti speciali con un fare particolarmente accattivante. La tematica citata è molto interessante, soprattutto per coloro che sono appunto appassionati di effetti speciali, non a caso già dal prossimo paragrafo vedremo di approfondire questo aspetto come effettivamente merita. Senza ovviamente lasciare nulla al caso, come del resto siamo soliti fare.
Effetti speciali
Il greenscreen, come è facile immaginare, è utile soprattutto per quanto riguarda la pratica degli effetti speciali. In questo paragrafo, infatti, verranno citati esempi famosi che hanno appunto compreso il totale utilizzo dello schermo verde di importazione, soprattutto estera.
Dopo aver appunto preso piede nel resto del mondo, il cosiddetto schermo verde è appunto indispensabile se si vogliono ottenere degli effetti speciali. Lo strumento in questione, tendenzialmente è piuttosto antiquato se si considera che la maggior parte dei mezzi a disposizione del mondo del cinema, dunque tra registi e sceneggiatori è piuttosto avanguardista. Nonostante ciò, ha ancora oggi tutta una sua efficacia. Oltre ad avere quella che è tutta una sua funzione logica di base. Ciò che risulta essere ancora più clamoroso è che i risultati ottenuti sono a dir poco sorprendenti e clamorosi. Quanto visto nel corso di questo paragrafo, verrà naturalmente riconfermato anche nel corso dei prossimi due.
Greenscreen: come si usa
La maggior parte delle guide che ci suggeriscono metodi efficaci su come utilizzare il greenscreen, basano i loro argomenti principalmente per professionisti. Il che è un discorso anche abbastanza giusto a livello di etica professionale. Ad occuparsi di tutti questi dettami devono infatti essere i registi, i quali si sono per forza di cose la parte centrale di qualsiasi tipo di opera. Opere che a loro volta vengono proposte e offerte al pubblico proprio sotto forma di effetto speciale finito.
Quello che risulta essere sicuramente più clamoroso è il fatto che ancora oggi, a distanza di anni, la maggior parte delle tecniche riguardanti il greenscreen non siano affatto cambiate di una virgola. Questo è sicuramente un sinonimo del fatto che il settore in questione, benché abbia bisogno di rinnovarsi, non ne sente una esigenza poi così tanto impellente. Certamente la bravura dei registi contribuisce a rendere ancora più grande questo traguardo. Traguardo che senza un determinato cumulo di background e competenze non sarebbe raggiungibile. Nel prossimo paragrafo, che tra l’altro sarà l’ultimo, scopriremo invece come bisogna comportarsi quando si è alle prese col montaggio.
Greenscreen e montaggio
Così come per l’altro paragrafo, anche in questo caso non perderemo l’occasione di sottolineare come il greenscreen sia effettivamente difficile da utilizzare. Coloro che non sono registi professionisti, ma che hanno comunque le mani in pasta per quanto riguarda il gergo e le varie tecniche che bisogna utilizzare, sapranno sicuramente ciò di cui stiamo parlando.
Chi invece potrebbe essere un po’ più smarrito, tendenzialmente, potrebbe essere colui che si comporta da principiante quando si parla di questi argomenti ben precisi. Gli argomenti in questione, infatti, vanno dai. concetti teorici, passando poi per quelli pratici.
Tra questi c’è anche la fase di montaggio, che tra l’altro è quella che deve far sembrare l’effetto speciale come tale. Naturalmente lo spettatore, ovvero l’utente finale, non deve essere a conoscenza del fatto che quello sia un effetto speciale. La maggior parte delle persone competenti nel mondo del cinema, così come nel montaggio e nel video editing, sostengono come un effetto speciale sia ancora migliore se colui che guarda non se ne accorge minimamente.
Questo per poter sospendere il concetto di realismo, cosa che in gergo si chiama anche come sospensione della credibilità, per l’appunto. Tuttavia, questo concetto è stato spesso e volentieri visto come un concetto troppo generico, se consideriamo che il settore del cinema è effettivamente molto più variegato di ciò che si pensa.