Google e Apple, indaga app anti tracciamento
La privacy è importante. Almeno lo è per Google e anche per Apple: entrambe le aziende stanno infatti studiando come fornire agli utenti della Rete una funzione anti-tracciamento per tutelare la loro riservatezza.
Sarà possibile avere questo nuovo strumento sul proprio Google Chrome?
Google Chrome: Privacy Sandbox che cos’è?
Il colosso di Mountain View sta lavorando per escogitare una funzione e uno strumento per limitare il più possibile la raccolta dei dati personali degli utenti ed il monitoraggio che viene fatto sulle app dei sistemi operativi.
L’obiettivo è quello di andare incontro ai consumatori e alle loro esigenze: bisogna tutelare maggiormente quello che concerne la privacy, alzando i livelli di riservatezza.
Dal blog di Google Ita è stata avanzata una proposta innovativa: “Privacy Sandbox“: l’opzione permette di migliorare la privacy lato utente ma garantendo anche la profilazione diretta degli utenti. Questo sarebbe possibile non utilizzando più i cookie ma gli aggregati anonimizzati.
Qualche anno l’azienda era finita nei guai per una mancata ed adeguata protezione dati degli utenti: un bug aveva colpito la piattaforma di Google Plus, il social network creato dall’azienda statunitense e i dati di alcuni utenti (nome, indirizzo mail, professione, sesso ed età ) erano diventati disponibili. A causa di questo scandalo, Google Plus venne chiuso.
L’App Tracking Transparency di Apple
Anche Apple sta andando nella stessa direzione. L’azienda di Cupertino ha infatti elaborato un app chiamata ” Tracking Transparency“: una nuova funzionalità che consente agli utenti di scegliere liberamente se dare l’ok o meno all’utilizzo dei loro dati personali alle app o ai siti web.
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L’app è stata criticata da Facebook e ne è scaturita una polemica: l’app infatti andrà ad influire negativamente sugli annunci personalizzati dell’azienda fondata da Mark Zuckerberg.