Gianna Nannini contro Paul McCartney: recuperi il concerto come noi
Gianna Nannini attacca sua maestà Paul McCartney, colpevole di aver polemizzato contro l’Italia sulla scelta di dare dei voucher validi 18 mesi anziché rimborsare i biglietti dei concerti cancellati per il Coronavirus. «Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia”, l’affondo della rocker di Siena all’ex Beatles in un post su Facebook -. Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazionali? La musica va aiutata in questo momento recuperando le date, non cancellandole. Ti aspettiamo Paul, vogliamo il tuo concerto!».
McCartney, che ha dovuto cancellare per il Coronavirus il suo tour estivo, con due date in piazza del Plebiscito a Napoli e al Summer Festival di Lucca, rispettivamente il 10 e il 13 giugno, sullo stesso social aveva scritto: «È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan».
Di qui la dura replica di Gianna Nannini, che poi ha fatto un po’ di retromarcia ai microfoni di “Radio Italia”, precisando che non c’era nessuna intenzione di alzare polemiche contro McCartney, ma solo l’intento di esprimere un’opinione sull’argomento. «Mi dispiace che si parli dell’Italia e di noi come se fossimo sempre gli ultimi – le parole della cantante -. Noi cantiamo in italiano, una lingua preziosa e importante. Non è giusto che qualcuno arrivi a dirci che noi abbiamo sbagliato. Volevo spiegarvi solo che quello che ho letto mi fatto un po’ male perché credo nella nostra musica».