Gatto del Bengala, un micio-leopardo sul divano di casa | SubitoNews

Gatto del Bengala, un micio-leopardo sul divano di casa

Gatto del Bengala, un micio-leopardo sul divano di casa


Il gatto del Bengala sembra proprio un leopardo in miniatura; si tratta di una delle razze di gatti più amichevoli che esistano. Oltre a essere maestoso, è un gran coccolone che adora giocare. Se disponi di abbastanza spazio e sei in grado di dedicargli abbastanza tempo e attenzioni, allora potrebbe essere il tuo coinquilino ideale.

Gatto del Bengala: la storia

La prima traccia dell’incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo si ha nel 1889, quando Harrison Weir, un inglese, lo menzionò nel suo libro Our Cats and All About Them. Nato da un esperimento non riuscito del dottor Centerwall che nel 1973 tentò di studiare la leucemia felina nei gatti domestici, il gatto del bengala è una razza felina ibrida derivante dall’incrocio del gatto domestico e del gatto leopardo asiatico. Successivi incroci per rendere meno selvatico il “Bengal” furono sperimentati con il gatto egiziano, il Burmese, l’Abissino e l’Ocicat. Ad oggi, gli esemplari di gatto del bengala di terza generazione conservano solo in parte il carattere selvatico del loro progenitore, ma in generale si dimostrano molto più docili e mansueti di quanto si creda. Il riconoscimento ufficiale della razza è avvenuto solo nel 1991, il che fa del gatto del bengala una razza abbastanza recente.

Gatto del Bengala: aspetto

Si tratta di un gatto di media taglia, muscoloso; i maschi possono arrivare a pesare 7 kg, mentre le femmine di solito non superano i 5. Gli occhi sono grandi e rotondi e di tutti i colori. Il bengala esiste in varie colorazioni, al momento in Italia sono riconosciute: black spotted, seal lynx point (snow) e black silver. Un colore importante nella razza bengala è il charcoal, che viene direttamente dai geni dell’antenato selvatico: l’ALC. Le orecchie devono essere piccole e arrotondate. Il pelo è corto e setoso. La coda è di media lunghezza e con la punta arrotondata. La corporatura è atletica mai tozza. Ha bisogno di muoversi in grandi spazi o giardini. La testa a è di forma triangolare, ben proporzionata al corpo e con un naso molto lungo rispetto ai gatti comuni.

Il carattere

Pur essendo un gatto domestico, è bene ricordare che nelle sue vene scorre sangue selvatico che caratterizza la vita di questo gatto in ogni sua fase. Adora saltare, correre, dar la caccia ai piccoli animali e nonostante sia affettuoso, docile e giocherellone il suo rimane un carattere turbolento e imprevedibile. Ciò che colpisce di più è al sua iperattività e la voglia di arrampicarsi, saltare, curiosare ovunque. Ha bisogno di spazio per sgranchirsi le gambe, affilare le unghie ed esercitare i muscoli. La vita in appartamento gli è congeniale e anche la convivenza con bambini e altri animali, a patto che si rispetti la sua privacy e si osservi qualche regola base di pacifica convivenza.

Gatto del Bengala: prezzo e allevamenti

Questo gatto vive in appartamento tranquillamente, purché gli si dedichi un angolo-gioco con tiragraffi ad albero e cuccia. L’alimentazione deve essere regolare e attenta perché tende a soffrire di problemi gastro-intestinali. Predilige pollo crudo e carne cruda magra, da evitare il latte e i suoi derivati. La toelettatura non necessita di particolari cure, a parte la regolare manutenzione delle unghie, un’adeguata pulizia delle orecchie di tanto in tanto e sporadiche spazzolate, più frequenti durante la muta. Il prezzo di un gatto del bengala può arrivare oltre i 2.500 euro.